ANALISI IN CORSO Nuove tariffe per i biglietti Atm: da marzo a 2 euro ma validi anche nell’hinterland
Il 24 dicembre 2017 Milano Today parlava di possibilità di aumento del biglietto urbano, una possibilità presa in considerazione dal singolo del capoluogo lombardo Giuseppe Sala. Non si parlava di certezza, ma «le simulazioni e gli studi [erano] già in essere“. La tariffa è ancora ferma a 1,50 euro col prezzo entrato in vigore all’insediamento di Pisapia, che aumentò sia il costo del titolo di viaggio che la durata del corso di validità.
Nel dicembre 2017 la possibilità del rincaro veniva giustificata con i costi di mantenimento del trasporto pubblico. Sala parlava di costi significativi per le nuove linee, lamentando il mancato sostegno del Governo. L’aumento previsto si totalizzava in 2 euro.
Nel marzo 2018 Sala spiegava che l’intervento sulle tariffe avrebbe privilegiato gli abbonamenti, ridotto al minimo il cartaceo e favorito le fasce più deboli. In risposta al “caro biglietto” previsto (a marzo) dal gennaio 2019 erano comparse le prime petizioni (esempio 1; esempio 2). In questo agosto 2018, l’annuncio dell’intervento sui prezzi torna nell’interesse dei quotidiani, con la premessa che vi sono aggiustamenti e correzioni ancora in corso. Come scrive Corriere della sera:
Quest’ultimo scorcio d’agosto servirà a limare gli ultimi dettagli. È una rivoluzione attesa da anni. E ruoterà attorno al nuovo ticket da 2 euro. Che però sconfinerà oltre i confini del capoluogo. Dovrebbe essere questa la principale novità: la tariffa «urbana» sarà sì rincarata di 50 centesimi, ma permetterà di muoversi fin dentro ai Comuni più vicini a Milano. Resta ancora l’incognita di quando debutterà l’aumento: è in programma da gennaio, ma rischia di slittare a marzo-aprile.
Si parla di “piano pronto”, ma il vertice finale con tutti i sindaci delle zone interessate è previsto per settembre. Ancora, Milano Today scrive sulle ragioni del “caro biglietto”:
Il rincaro di 50 centesimi dei biglietti Atm, servirà, come dichiarato dal sindaco Beppe Sala, a migliorare “la qualità di servizio offerto”, ma anche a sostenere le spese per le nuove metropolitane: 90 milioni annuali per la lilla, 10 milioni per il prolungamento della rossa a Cinisello Balsamo (dal 2020), 100 milioni l’anno per la M4.
Si deve attendere, però, il vertice di settembre per poter avere tutte le conferme. Parliamo di analisi in corso, dunque, per rimandarvi a un prossimo articolo che scriveremo quando le decisioni avranno definizione.
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