Ci segnalano un articolo del 16 Settembre 2016 pubblicato da EveningTimes. Essendo interamente redatto in lingua inglese, vi riportiamo i tratti più salienti.
Ian Brenmer ha 58 anni e lavora in un deposito di whisky. Mentre si trovava alla guida lungo il territorio delle Highlands, in Scozia, alla ricerca di cervi, improvvisamente si è imbattuto in ciò che sembrava essere Nessie, nelle calme acque di Loch Ness. Dobbiamo sapere che Brenmer è solito trascorrere interi weekend in quelle zone per scattare fotografie alle bellezze della natura.
Quando ha fatto ritorno nella sua casa a Nigg, Invergordon, ha notato che nella foto si vedevano tre gobbe emergere dall’acqua. Egli ha pensato che si trattasse dell’inafferrabile mostro.
Alcuni amici di Brenmer sostengono che si tratti di tre foche. “L’ho pensato anche io – dice Brenmer – ma non ne sono sicuro. Più ci penso e più mi convinco che si tratti di Nessie“.
L’articolo ha tre commenti, tra i quali spicca il primo: È chiaro che si tratti di foche che nuotano, si tuffano e si spostano in fila! Gli spruzzi d’acqua sono causati dalle teste delle due foche – che seguono la prima – che si tuffano. I turisti apprezzeranno.
Il 15 Settembre 2016 la stessa notizia è riportata da Sun. Un commentatore parla di una lontra, o meglio di tre fotogrammi della stessa lontra. Innumerevoli, invece, sono quelli che sostengono che si tratti di tre foche. C’è anche chi sostiene che questo servizio sia una manovra per risollevare il turismo del sito.
Commenti più esplicativi si trovano in questo articolo dell’Express pubblicato il 16 Settembre 2016. In netta maggioranza sono gli utenti che sostengono la teoria delle tre foche, qualcun altro parla di lontra e in più, questa volta, si parla di storione. A questa trilogia di ipotesi si aggiunge quella del grongo. Prevalgono comunque coloro che vedono tre foche.
Per rendervi meglio l’idea vi mostriamo una foto per ciascun esemplare chiamato in causa.
Zoomiamo, ora, la foto scattata da Ian Brenmer su quella che dovrebbe essere la testa del mostro.
Potete notare che è impossibile avere un fuoco chiaro sui dettagli, perché in rete non esiste una versione ad alta definizione. Viene dunque difficile decifrare la specie alla quale l’animale appartiene.
Per quanto riguarda la lontra, invece, ci siamo imbattuti in un articolo pubblicato il 14 Maggio 2015 sul blog Loch Ness Monster (il mostro di Loch Ness), dal titolo “Quelle lontre, ancora”.
L’articolo riporta un’immagine scattata da un certo dottor Jonathan Wills, descrivendola come un’immagine scattata in una delle posizioni favorevoli agli avvistamenti di Nessie. Osservando la foto si notano delle similitudini con l’immagine di Ian Brenmer. Infatti, il dottor Wills con questa foto aveva voluto dimostrare che la bestia mitologica che fino ai giorni nostri avrebbe infestato Loch Ness non fosse altro che una lontra.
Vi riproponiamo l’immagine della lontra che abbiamo inserito prima. Notate le tre sporgenze (testa, corpo, coda)?
Ancora, vi mettiamo a confronto lo scatto di Ian Brenmer e quello di Jonathan Wills. Fermo restando che un animale durante il nuoto può assumere diverse posizioni, noi troviamo analogie, e voi?
La nostra analisi è ancora in corso. Non abbiamo smentite ufficiali né conferme sull’attendibilità della foto di Ian Brenmer. Voi capite, probabilmente non saremo noi di Bufale a risolvere il mistero del mostro di Loch Ness. Ci interessa solamente fare chiarezza sulla foto presa in esame.
Un’ultima cosa: se si osservano le onde dell’acqua si può dedurre che l’animale, in proporzione, sia di dimensioni ridotte. Se il mostro di Loch Ness veniva sempre descritto come una bestia di grosse dimensioni possiamo dare ragione ai nostri dubbi.
Saremo lieti di aggiornarvi nei giorni a venire.
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