Ci segnalano questo articolo pubblicato su Today il 4 Gennaio 2017:
„Succede a Torino. Alcuni spettatori si sono preoccupati, hanno temuto “un attentato”: pura psicosi. Prima pochi alla volta e poi in massa si sono precipitati fuori dalla sala“
Una famiglia sordomuta si scambia messaggi e scatta l’allarme attentato al cinema. Succede a Torino, al cinema The Space di salita Garove, nel centro commerciale Dora.
Durante la proiezione del film Passengers di Morten Tyldum, una scena “osé” ha dato il là a uno scambio di messaggi su Whatsapp (e qualche risata) tra i componenti di una famiglia marocchina sordomuta.
Alcuni spettatori si sono preoccupati, hanno temuto “un attentato”: pura psicosi. Il passaparola ha fatto il resto, prima pochi alla volta e poi in massa, si sono precipitati fuori dalla sala e dallo stesso cinema.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno impiegato poco a capire che si era trattato di un falso allarme, un enorme equivoco. Gli spettacoli sono così proseguiti regolarmente, scrive TorinoToday.
L’episodio ha avuto luogo il 1° Gennaio. La notizia è riportata su Repubblica. Come raccontano le principali testate nazionali, comprese Ticino Online e Il Giornale, si trattava di una famiglia di marocchini sordomuti, che seguivano il film comunicando tra loro via WhatsApp.
Sulla pagina Facebook di Torino Today leggiamo, però, alcuni commenti di spettatori presenti durante la proiezione. Vi è chi sostiene che il gruppo di marocchini fosse entrato in sala quando la proiezione era già cominciata da 40 minuti e che tra loro parlassero ad alta voce, mettendosi a sedere in ordine sparso e disturbando la visione, con la luce degli smartphone e con il vociare, agli altri spettatori. Non è dunque chiaro se l’allontanamento dei 150 presenti fosse dovuto al disturbo generato dal gruppo o se davvero fosse in atto una psicosi da terrorismo.
Le testate parlano, inoltre, di un vociare provocato da una scena spinta del film, ma vi è chi sostiene che tale sequenza fosse già passata prima che il gruppo entrasse in sala:
Giusto, dei sordomuti vanno al cinema a guardare un film, entrano a 40 minuti dall’inizio di un film; dei sordomuti si mettono a chiedere qual è la fila B, dei sordomuti si siedono uno in prima fila uno in quarta pur avendo 5 posti liberi a fianco; dei sordomuti si mettono degli auricolari e parlano tra loro, un sordomuto alla domanda della guardia di dove stesse andando risponde “in bagno”. Nei primi 40 minuti non c’è neanche una scena osé, l’unica cosa osé è stato il c*** del protagonista ma loro non erano ancora entrati.
Un servizio del Tg5 trasmesso nell’edizione delle 20 del 4 Gennaio 2017, ancora, racconta la vicenda come un caso di psicosi dovuta alla presenza di un gruppo di marocchini sordomuti.
Non disponendo ancora di ulteriori informazioni sull’accaduto, consideriamo la nostra analisi ancora in corso. Saremo lieti di aggiornarvi in un prossimo articolo.
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