ANALISI IN CORSO ”Siamo senza carburante”, fermano gli altri automobilisti e poi li truffano
Ci segnalano un articolo pubblicato il 29 marzo 2018 sul quotidiano locale Il Dolomiti:
PONTE ARCHE. La polizia delle Giudicarie è intervenuta per allontanare una Ford Mondeo con targa bulgara. Dopo mesi di assenza, sono ritornati i truffatori di finto oro.
Il modus operandi degli uomini a bordo, con documenti rumeni, è un po’ sempre il medesimo.
Prima tentano di attirare l’attenzione dei veicoli dei passanti per segnalare un’emergenza e bloccare le vetture in transito, quindi accennano alla difficoltà di continuare il proprio viaggio per la mancanza di carburante.
A quel punto gli uomini chiedono denaro in cambio di oggetti in finto oro e poi si concentrano sulla prossima ignara vittima.
Oltre all’area di Ponte Arche, alcune segnalazioni arrivano dalla zona di Trento, in particolare all’altezza di Sardagna e del Bus de Vela.
Purtroppo, queste sono tentativi di raggirare i cittadini si ripetono ciclicamente, come quella relativa all’asfalto, quando i truffatori individuano un cantiere stradale, poi i finti operai, tutti stranieri e senza fissa dimora, si rivolgono a persone private per proporre interventi a piazzali e stradine facendo pagare la manodopera, mentre il materiale, che sarebbe avanzato nel vicino cantiere di lavori pubblici, viene offerto gratuitamente dietro il pagamento di un bonifico immediato (Qui articolo).
Le forze dell’ordine invitano i cittadini a prestare attenzione e segnalare ogni situazione sospetta o stranezza al fine di intervenire quanto prima e individuare i truffatori.
La notizia è confermata da Trento Today e La voce del Trentino: entrambi fanno riferimento a un post pubblicato il 29 marzo sulla pagina Facebook ufficiale della Polizia delle Giudicarie:
Come riportato negli articoli indicati e nel post, viene segnalata una Ford Mondeo con targa bulgara utilizzata da due soggetti «con documenti romeni». I due individui sostano al bordo della strada e fermano le vetture in transito lamentando di essere senza carburante, offrendo agli automobilisti degli oggetti in finto oro in cambio di contanti.
Si segnala, ancora, che tale genere di truffa era già all’attenzione delle forze dell’ordine. Con una ricerca troviamo riscontro su Modena Today, in un articolo del 2012, sul quale leggiamo che sulla statale 12 alle porte di Medolla quattro cittadini romeni fermavano le vetture e offrivano anelli in finto oro in cambio di denaro.
A Lecce, nel 2014, accadeva un fatto analogo: un uomo sostava a bordo strada su via Del Mare e fermava gli automobilisti raccontando di essere senza carburante e di aver smarrito il portafogli. Per ovviare alle sue mancanze, offriva l’acquisto di anelli d’oro in cambio di 30 euro o qualsivoglia cifra gli ignari passanti avessero a disposizione. Un passante aveva avvertito la Polizia e gli agenti avevano fermato tre persone, due fratelli e una donna, a bordo di un Mercedes grigio e in possesso di 22 anelli in ottone.
Per tornare al nostro caso, la Polizia delle Giudicarie – ovvero la Polizia Locale gestita «in forma associata tra i comuni della Busa di Tione, delle Giudicarie Esteriori e della Bassa Val Rendena» – al momento non offre approfondimenti. Siamo dunque in attesa di maggiori informazioni e di comunicazioni sugli sviluppi dell’indagine, che saremo lieti di riportarvi in un prossimo articolo.
La nostra analisi, dunque, è ancora in corso.
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