Ci segnalano un articolo pubblicato oggi 28 agosto 2017 su Primato Nazionale:
Bologna, 28 ago – “Peggio ma solo all’inizio, poi la donna diventa calma ed è un rapporto normale”. Cosa vuoi che sia uno stupro. Con queste agghiaccianti parole ***** ***, 24 enne di Crotone che risiede a Bologna dove studia Giurispurdenza, ha commentato lo stupro di una ragazza polacca a Rimini ad opera di quattro magrebini. A riportare la notizia è Libero, che pubblica lo screenshot del post di Facebook di questo ***** ***. Secondo le informazioni contenute sul suo profilo, lavora per la cooperativa Lai-momo di Bologna, che nel capoluogo emiliano si occupa di immigrazione e istruzione.
Un aspirante “mediatore culturale” insomma, che ritiene lo stupro problematico solo all’inizio, perché “una volta che entra il pisello la donna gode come un rapporto sessuale normale”. Sempre Libero riporta le dichiarazioni della cooperativa Lai-momo, che non dà conferme sul fatto che questo ***** *** sia o meno un loro dipendente. “Qualora fosse un nostro dipendente è ovvio che noi riteniamo gravissime, assolutamente, le dichiarazioni che lui ha postato. Qualora fosse un nostro dipendente e domani verificassimo la corrispondenza eventuale con la cooperativa, prenderemo tutti i provvedimenti possibili. Se fosse davvero un nostro dipendente riterremmo incompatibile ogni forma di collaborazione”.
Sulla questione è intervenuta Lucia Bergonzoni, consigliera leghista ed ex candidata a sindaco di Bologna per il Carroccio: “È una frase di una gravità inaudita e il fatto che a questo ragazzo sembri normale scriverlo mi preoccupa e non poco, per questo farò segnalazione in questura. Un’altra utente mi ha detto di averlo subito segnalato agli amministratori di Facebook. Se poi davvero lavorasse per la Cooperativa Lai-momo, auspico che venga allontanato immediatamente. Farò una serie di interrogazioni, sulla scelta e controllo dei mediatori culturali in città”.
Come confermato su Repubblica, il commento incriminato è comparso (e poi rimosso) in un post della pagina Facebook ufficiale del quotidiano Il Resto del Carlino:
L’intervento ha scatenato la caccia all’uomo portando buona parte dell’utenza a scovare il profilo dell’autore del commento riprovevole per poi manifestare un violento dissenso. La persona commentava il dramma della violenza consumata nella notte del 25 agosto su una spiaggia di Rimini ai danni di una coppia di polacchi, intorno alle 4 di mattina, da parte di quattro uomini. Contro la donna, specialmente, è stata rivolta una ripetuta violenza sessuale.
Libero e Il Resto del Carlino scrivono che l’autore del commento, nel suo profilo personale, dichiara di lavorare presso la Cooperativa Sociale Lai-Momo con sede a Bologna:
Lai-momo è una società cooperativa sociale impegnata nei campi dell’immigrazione, della comunicazione, della ricerca, dell’assistenza tecnica e nell’educazione per lo sviluppo.
La Cooperativa, avvertita dai lettori, ha confermato che si tratti di un loro dipendente e che sono in atto i giusti provvedimenti attraverso un post pubblicato poche ore fa sulla pagina Facebook ufficiale:
La notizia, dunque, è vera. Si attendono ora nuovi sviluppi sui provvedimenti presi a carico del detrattore e saremo lieti di riportarveli in un prossimo articolo.
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