ANALISI IN CORSO La blatta nel cornetto Bauli

È di pochi giorni fa un post – diventato virale su Facebook – di una mamma che denunciava di aver trovato una blatta all’interno di un cornetto Bauli confezionato mangiato a colazione dal figlio. Nel post la donna, comprensibilmente sconvolta e arrabbiata, scriveva di come il figlio fosse stato poi male, tanto da dover ricorrere alle cure dei sanitari e della relativa denuncia ai NAS, invitando a condividere il più possibile l’accaduto.

Il post ha raggiunto rapidamente diverse migliaia di like e un numero altissimo di condivisioni (oltre 72.000). A corredo abbiamo una serie di foto che immortalano il cornetto in questione con tanto di primo piano del famigerato insetto. Il tenore dei commenti è quasi sempre lo stesso: “guarda cosa ci fanno mangiare”, “evviva le cose fatte in casa”, “per non parlare poi delle sostanze nocive invisibili ad occhio nudo” e via discorrendo:

“Martedì mattina, mio figlio fa colazione con il cornetto Bauli, ma all’improvviso una sorpresa sconvolgente, una blatta cotta nel cornetto sigillato, mio figlio dopo ore di malore e vomito va in ospedale e denuncia alle autorità competenti (NAS) per far ritirare tutto il lotto. Queste cose non dovrebbero succedere in una azienda di fama mondiale. Ma che ci fanno mangiare. Vi prego di condividere l’accaduto gravissimo”.

Abbiamo quindi contattato telefonicamente i NAS di Caserta per sapere se una denuncia era stata realmente inoltrata, ma dopo vari “rimbalzi” tra operatori, ci viene esplicitamente detto che non si possono fornire informazioni al riguardo.

La Bauli, dal canto suo, non ha risposto a due mail spedite al Servizio Consumatori e l’operatrice del Numero Verde dell’azienda veronese si è limitata a rispondere “non possiamo esprimere commenti”.

La più loquace è stata l’autrice del post che abbiamo contattato via Messenger e ci ha risposto, dietro alla nostra richiesta di esibire i verbali del Pronto Soccorso dove è stato curato il figlio, o copia di denuncia ai Nas, di non poter divulgare i verbali e che sia l’ospedale sia i Nas di competenza sono quelli di Caserta. Ci ha confermato, inoltre, che non è stato ritirato alcun lotto di prodotti, come paventato in alcuni commenti al suo post, e che le sono arrivati messaggi di solidarietà di persone alle quali è capitata la stessa cosa. Per dovere di cronaca bisogna sottolineare che non ci troviamo di fronte ad una persona sprovveduta, ma alla presidentessa e fondatrice di una ONLUS per il sostegno ai malati di talassemia che si chiama Cuore e Amore, candidata alle ultime regionali in Campania con la lista Caldoro, quindi ben consapevole sia delle eventuali conseguenze cui andrebbe incontro se la notizia dovesse rivelarsi falsa, sia dell’eco mediatica e dei danni di immagine causati all’azienda dal suo post.

Non da ultimo la signora dimostra una certa invidiabile dimestichezza con i social, essendo attiva oltre che su Facebook anche su Instagram e Youtube. Proprio su Instagram (dove è stato proposto lo stesso post di FB) è stata contattata nei commenti da @bauliitalia:

ciao @mariarosariamadonna, se non l’hai ancora fatto, ti chiediamo di inviare una mail con la foto del prodotto al nostro servizio consumatori all’indirizzo… ”.

Se la signora ha aderito all’invito non è dato sapere, allo stato attuale.

La denuncia è stata fatta anche via YouTube tramite un video del 4 dicembre che ha superato le 1400 visualizzazioni in cui, oltre a ripetere l’accaduto, la signora aggiunge che al figlio in ospedale è stato fornito solo un supporto di tipo psicologico, visto che non aveva bisogno di cure vere e proprie:

Una precisazione ci pare d’obbligo, visto che navigando in rete si trovano molti titoli che parlano di un bambino, mentre il figlio in questione è più che ventenne, ma si sa una certa dose di drammaticità costruita non guasta mai.

Rimaniamo quindi in attesa di ulteriori informazioni, magari anche di un comunicato o comunque una presa di posizione ufficiale da parte di Bauli per esprimere un parere definitivo sulla vicenda.

Saremo lieti di aggiornarvi in un prossimo articolo.

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