Un post condiviso dapprima su un profilo personale e in seguito sulla pagina Facebook Mi piace la Libera Informazione è divenuto virale in poche ore. Il post è corredato della foto dell’autore e da una didascalia che denuncia una situazione che ha sollevato delle polemiche:
UNA DOMANDA AI NOSTRI DIPENDENTI PARLAMENTARI: CI STATE PRENDENDO PER IL CULO?
Un anno fa mi sono laureato in Viticoltura e enologia. Oggi sto facendo un tirocinio in provincia di Reggio Emilia, facendo molti sacrifici: percepisco 450 € di rimborso spese, nulla più.
Ieri, nell’azienda dove sto lavorando, è venuto un rappresentante di una cooperativa di accoglienza della zona. Voleva proporre 3 ragazzi, che grazie al progetto Lift possono essere assunti, con un contratto di tirocinio, con un rimborso spese di 450 € interamente corrisposto dallo Stato, non dal proprietario dell’azienda (come nel mio caso).
Quest’uomo ha aggiunto anche che i ragazzi usufruiscono di vitto e alloggio presso la struttura che lui rappresenta, e percepiscono anche un pocket money mensile di 75 € per le piccole spese.
Io sono in camper da 5 mesi perché con il “rimborso spese” riesco si e no a pagarmi il cibo, loro hanno una camera e gli viene fornito pranzo e cena, oltre alla colazione.Ma la cosa più incredibile deve ancora arrivare…
Sono andato a leggermi le condizioni di questo “progetto Lift” e leggo che gli immigrati non possono lavorare per più di 30 ore settimanali… Io ne lavoro 40!
Siamo all”assurdo! Da domani chiunque abbia una ditta può avere manovalanza gratuita (che paghiamo noi cittadini) e non assumerà più nessuno, nemmeno un pulcioso neolaureato a 450 €, non gli conviene più. Paghiamo delle cooperative di accoglienza e gli immigrati che accolgono per prendere il nostro posto nel mondo del lavoro, e nessuno dice nulla?
La notizia è stata ripresa da Il Giornale nella data di oggi – 17 agosto 2017 – che dopo una breve introduzione riporta le esatte parole del ragazzo che ha lanciato l’appello su Facebook. Lo stesso ragazzo ha scritto una lettera a La Gazzetta di Lucca che la redazione ha pubblicato ieri, 16 agosto.
Nell’operazione di fact checking è d’uopo mettere in analisi qualsiasi elemento presente nella segnalazione. L’autore del post si presenta come laureato in Viticoltura ed Enologia, e su questo dato troviamo riscontro su Faenza Notizie in un articolo del 23 marzo 2016, con la presentazione dei sette nuovi laureati del Corso Universitario del Polo di Tebano.
Il post, in seguito, fa riferimento al Progetto LIFT. Questo dettaglio ha particolarmente diviso i commentatori, alcuni dei quali hanno fatto notare che tale progetto risulta chiuso dal 2013. Le prime ricerche ci indirizzano al portale governativo ClicLavoro, che il 24 giugno 2013 pubblicava “Progetto LIFT, Finanziamenti per l’inserimento lavorativo di immigrati extracomunitari“:
La pagina web del bando non è più raggiungibile, ma siamo riusciti a recuperarla dalla cache a questo indirizzo. Per facilitarvi la lettura vi riportiamo il contenuto del bando:
Avviso pubblico per il finanziamento di interventi finalizzati all’inserimento lavorativo di immigrati extracomunitari presenti sul territorio nazionale, ad esclusione delle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia
Data Apertura: 13/06/2013 – Data Chiusura: 13/07/2013
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali promuove il progetto LIFT – Lavoro Immigrazione Formazione Tirocini – finanziato con fondi a valere sul Fondo di Rotazione per la Formazione Professionale e l’accesso al Fondo Sociale Europeo.
L’obiettivo dell’intervento è promuovere la realizzazione di misure e servizi per l’inserimento lavorativo di immigrati extracomunitari, in particolare titolari e richiedenti protezione internazionale, presenti sul territorio nazionale, ad esclusione delle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, per migliorare la loro condizione sociale ed occupazionale e contrastare fenomeni di sfruttamento, lavoro nero ed esclusione sociale.
I percorsi di politica attiva del lavoro che si intendono promuovere sono finalizzati alla formazione e qualificazione delle competenze e all’occupazione dei destinatari attraverso la realizzazione di tirocini e prevedono sia l’erogazione di un contributo agli enti promotori che una indennità di frequenza ai destinatari per la partecipazione al percorso.
Destinatari
I destinatari dei tirocini sono i cittadini immigrati extracomunitari, con particolare riferimento ai richiedenti e titolari di protezione internazionale (status di rifugiato, protezione sussidiaria, protezione umanitaria) presenti sul territorio nazionale, ad esclusione delle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, nelle strutture e nei centri di accoglienza delle Regioni indicate.Soggetti promotori
Possono partecipare al presente avviso i soggetti privati abilitati all’attivazione di percorsi di tirocinio formativo ai sensi dell’articolo 1, comma 1, D.M. 142/1998 (Enti promotori) e s.m.i. e delle normative regionali di riferimento.Condizioni per l’attivazione dei tirocini
Per ciascun percorso di tirocinio dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
– i percorsi dovranno essere realizzati in conformità con la normativa nazionale e regionale di riferimento in materia di tirocini formativi;
– le attività valide ai fini dell’indennità di frequenza non potranno durare più di 5 mesi;
– il tirocinio potrà avere una durata sino ad un massimo di 30 ore settimanali; inoltre le ore di frequenza non potranno superare le 6 ore giornaliere;
– ogni soggetto promotore non potrà attivare – anche nell’ambito di più regioni – più di 25 percorsi di tirocinio.
Per ulteriori condizioni ed obblighi si consulti il testo completo dell’avviso.
Risorse finanziarie
Le risorse previste per il finanziamento dei percorsi di inserimento lavorativo sono pari a € 2.700,000,00 a valere sul Fondo di Rotazione per la Formazione Professionale e l’accesso al Fondo Sociale Europeo.
Importo delle doti
L’importo della dote è stato determinato nella misura massima di € 5.000,00, ripartito in due componenti: un’indennità di frequenza per i tirocinanti e un contributo al costo dell’erogazione dei percorsi di tirocinio attivati per i soggetti promotori. Il contributo verrà erogato a condizione che l’ente promotore fornisca ad Italia Lavoro la documentazione attestante l’avvenuto inserimento lavorativo del tirocinante (contratto di almeno 6 mesi).
Durata
L’intervento complessivo ha una durata di 18 mesi. I tirocini possono avere una durata da 3 a 5 mesi. I contratti di lavoro non possono essere inferiori a 6 mesi.Sistema informativo
I soggetti ammessi a contributo saranno abilitati all’inserimento dei documenti relativi alle prestazioni erogate ai destinatari delle attività sulla piattaforma informatica dedicata (PLUS) di Italia Lavoro, che provvederà a fornire le credenziali di accesso al sistema.Termini e modalità di presentazione delle domande
Le domande di partecipazione all’Avviso dovranno essere inviate ad Italia Lavoro, a mezzo Posta Elettronica certificata all’indirizzo immigrazionemobilita@pec.italialavoro.it, indicando nell’oggetto “Progetto LIFT” entro e non oltre le ore 13,00 del 13 luglio 2013. Non verranno prese in considerazione domande trasmesse a Italia Lavoro Spa secondo differenti modalità e oltre tale data.Informazioni
Il presente avviso pubblico è pubblicato per estratto sull quotidiano “Corriere della Sera”. La versione integrale dell’avviso e la relativa modulistica sono reperibili oltre che su questo portale all’interno dei seguenti portali: www.lavoro.gov.it e www.integrazionemigranti.gov.itI soggetti interessati potranno inviare quesiti e richieste di informazioni all’indirizzo e-mail lift@italialavoro.it. Le risposte ai quesiti di interesse generale saranno pubblicate sul sito internet www.italialavoro.it
Abbiamo evidenziato, fra altri dettagli, la data di chiusura del bando stabilita al 13 luglio 2013, elemento che giustifica l’irreperibilità live del documento in rete, occasione che ci ha portati a ricercarlo nella cache. Le 30 ore settimanali alle quali l’autore del post fa riferimento corrispondono al bando, ma andiamo avanti. Alcuni commentatori fanno notare, appunto, che si tratta di un bando scaduto. Altri smentiscono questo dato, e in risposta troviamo una comunicazione del 20 febbraio 2015 in cui si annunciava la proroga con erogazione di altri 217 percorsi di tirocinio per immigrati extracomunitari sul sito ufficiale di Anpal Servizi, ex Italia Lavoro:
Abbiamo sottolineato, per fare chiarezza, il termine dei percorsi di tirocinio fissato per il 15 agosto 2015. A darci conferma ulteriore della remota chiusura del bando è l’url della pagina in cui è presente la proroga:
Altri commentatori fanno notare che il progetto Lift è stato di nuovo promosso e lanciato ma con diverso nome, fornendo l’indirizzo del bando per i percorsi di integrazione socio-lavorativa lanciato il 19 giugno 2017. Esiste, anche in questo caso, un’inesattezza. Il bando a cui la replica fa riferimento è diverso dal progetto LIFT (acronimo di Lavoro Immigrazione Formazione Tirocini) sia nel nome che nella sostanza, in quanto interessa esclusivamente minori non accompagnati e giovani migranti:
Sono differenti, inoltre, i Fondi di riferimento: in questo caso si parla di Fondo Politiche Migratorie, mentre per il Progetto LIFT si faceva capo al Fondo di Rotazione per la Formazione Professionale. Ricordiamo, per un primo ripasso, che il LIFT era stato dichiarato terminato improrogabilmente il 15 agosto 2015.
La discussione prosegue con commentatori che insistono sul LIFT ancora esistente nel 2017, con riferimento all’annuncio dell’intervento pubblicato sul sito ufficiale dell’Anpal. In questo caso non compare la data di pubblicazione ma a darci una risposta, di nuovo, è l’URL della pagina, che lascia intendere l’avvenuta chiusura del progetto:
A darci ancora prova del fatto che si tratta del medesimo bando sono le due cifre di riferimento, riportate sia sulla copia-cache del bando pubblicato su ClicLavoro che sull’annuncio diffuso dai commentatori come riferimento a un bando attuale (ma inesistente): i 2.700,000,00 euro e i 5.000,00 euro.
Riepilogando ancora: il progetto LIFT ha avuto termine da agosto 2015 e non v’è traccia di un suo rinnovo. Ciò che i lettori considerano una sua nuova versione posta in essere quest’anno è un’iniziativa indirizzata ai minori non accompagnati.
Infine, abbiamo cercato informazioni sul sito governativo Integrazione Migranti per recuperare maggiori informazioni sul progetto LIFT. La ricerca, come primo e più recente risultato, ci conduce al bando pubblicato il 13 giugno 2013. Scorrendo i risultati non v’è traccia di un rinnovo del progetto.
Per il momento, dunque, possiamo dire che il post fa riferimento a un bando di un progetto oramai inesistente. Parliamo di analisi in corso, tuttavia, perché non ci sentiamo di catalogare la nostra analisi come acchiappalike o disinformazione. Per correttezza abbiamo inviato all’autore del post una richiesta di contatto per dialogare con lui e fare chiarezza sulla sua denuncia social.
Saremo lieti di aggiornarvi in un prossimo articolo.
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