“Ammoniaca nei biscotti Oreo”, twitta Matteo Salvini con un ammonimento: “Va fatta chiarezza al più presto”. Il leader del Carroccio riporta un articolo secondo il quale l’ammoniaca verrebbe impiegata nei biscotti Oreo “per renderli neri”.
Salvini parla di “incredibile denuncia di un giornale olandese”, e i lettori di Bufale.net chiedono verifica.
Il 15 dicembre 2022 Matteo Salvini ha twittato:
Ammoniaca nei biscotti Oreo per renderli neri, l’incredibile denuncia di un giornale olandese. Quanti ne hanno mangiati in questi anni ragazze e ragazzi di tutte le età? Va fatta chiarezza al più presto.
Il vicepremier allega lo screenshot dell’articolo pubblicato il 13 dicembre da Agrifood Today, che cita la fonte principale della notizia: il sito olandese Noordhollands Dagblad, che in un pezzo del 13 dicembre ha riportato la testimonianza di un ex dipendente anonimo.
In sostanza, la fabbrica di cacao Ofi/Olam di Koog-sur-le-Zaan, nei Paesi Bassi, da anni impiegherebbe l’ammoniaca tossica mescolata con le fave di cacao per la produzione dei biscotti Oreo per renderli neri.
Secondo Noordhollands Dagblad, la fabbrica avrebbe mantenuto il segreto per anni anche se “il governo sapeva”.
Secondo il Dagblad le emissioni di ammoniaca in più occasioni sarebbero state al centro di proteste da parte di residenti, ambientalisti e amministratori locali, ma dalla Ofi/Olam avrebbero sempre negato ogni responsabilità pubblicando “informazioni errate”.
Sempre secondo il Dagblad, dalla fabbrica avrebbero sempre sostenuto che le emissioni di ammoniaca costituirebbero un processo naturale del trattamento delle fave di cacao, ma “non è stato detto che durante questo processo vengono anche aggiunte artificialmente grandi quantità di ammoniaca per rendere il cacao nero intenso”.
Quindi: la fabbrica aggiungerebbe grandi quantità di ammoniaca in fase di produzione con lo scopo di annerire il cacao, e le emissioni di ammoniaca da parte di Ofi/Olam sarebbero state già note. A questo punto interviene l’informatore segreto.
L’anonimo sostiene che la fabbrica non è adeguata per la lavorazione di grandi quantità di ammoniaca, e che l’ambiente “non interessa i vertici dell’azienda”.
Alle colonne del Dagblad è intervenuto AnnickVerdege della Mondelez, la multinazionale che distribuisce il prodotto. Le sue parole: “L’uso del carbonato di ammonio negli alimenti non influisce sulla qualità o sulla sicurezza del prodotto”.
Allo stesso modo Mondelez ha risposto alla redazione di Arezzo Web con una nota più approfondita:
Il carbonato di ammonio è un additivo alimentare composto da minerali naturali (solfato di ammonio e carbonato di calcio) che viene comunemente utilizzato sia per l’alcalinizzazione che come agente lievitante nei prodotti alimentari. È presente in numerosi biscotti industriali cosi come nelle ricette tradizionali di biscotti fatti in casa.
Quindi:
Nella produzione del cacao in polvere, il carbonato di ammonio viene aggiunto alle fave di cacao per migliorarne il sapore. Questo processo di alcalinizzazione rende le fave meno amare e inoltre scurisce il colore della polvere di cacao. In fase di riscaldamento, il carbonato di ammonio si decompone in anidride carbonica, acqua e ammoniaca, senza lasciare residui nella polvere di cacao.
Il carbonato di ammonio, tramite riscaldamento – dunque durante la cottura dei biscotti – si degrada rapidamente e si divide in ammoniaca gassosa e anidride carbonica ed è impiegato come agente lievitante.
Non a caso su Twitter fanno notare che lo stesso prodotto viene impiegato in altri articoli industriali oltremodo noti, come i Mikado, i dessert Müller, gli italiani Cantuccini e altro ancora. Sulle confezioni il carbonato di ammonio è indicato come additivo 503.
Specialmente, sulle confezioni di Oreo degli Stati Uniti leggiamo che il cacao è presente e trattato con gli alcali, mentre tra gli ingredienti riportati sulle confezioni distribuite in Italia troviamo gli agenti lievitanti E500-E501-E503.
Perché precisare questo? Per arrivare al colore nero del biscotto Oreo. Un esperto interpellato dal portale dedicato ai consumatori Il Salvagente spiega:
La polvere di cacao ha un problema di stabilità quando viene impastato: viene così trattata – alcalinizzata – con il carbonato di ammonio (o di potassio) per renderla poi più solubile. Una volta scaldata la polvere di cacao rilascia le componenti più volatili, a cominciare dall’ammoniaca di cui il carbonato di ammonio è un sale.
Questo processo di alcalinizzazione influisce sul colore? La risposta è sì come anche condiziona il gusto stesso dell’alimento finale. Tuttavia da quello che ci risulta l’effetto sul colore del cacao è piuttosto quello di uno scolorimento.
“Influisce sul colore”, per questo lo annerisce? A questa domanda risponde la stessa Mondelez International contattata da Fanpage:
Nella produzione del cacao in polvere il carbonato di ammonio viene aggiunto alle fave di cacao per migliorarne il sapore. Questo processo di alcalinizzazione rende le fave meno amare e inoltre scurisce il colore della polvere di cacao. In fase di riscaldamento, il carbonato di ammonio si decompone in anidride carbonica, acqua e ammoniaca, senza lasciare residui nella polvere di cacao. L’uso del carbonato di ammonio alimentare non influisce sulla qualità o sulla sicurezza del prodotto e il suo utilizzo nei prodotti alimentari è regolamentato dall’UE.
Troviamo qui un approfondimento sul cacao alcalinizzato.
Il caso dell’ammoniaca nei biscotti Oreo è scoppiato dopo l’indagine pubblicata da un quotidiano online olandese e riproposto da alcuni organi di stampa. Di fatto, è noto da sempre che Oreo impiega il carbonato di ammonio come agente lievitante, lo stesso usato anche in altri prodotti e in ricette casalinghe.
Il colore nero è dovuto all’alcalinizzazione, non a “dosi massicce di ammoniaca” nei biscotti Oreo.
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