Amazon banna gli store con prodotti a marchio QAnon
Vedendo le immagini del muratore QAnon dell’Iowa che insegue Eugene Goodman, il poliziotto eroe del Congresso tutti ci siamo fatti una domanda.
E la domanda era: dove il tizio ha preso un maglione coi simboli di QAnon?
Amazon invece, dopo aver buttato fuori Parler (il social più usato dai QAnon bannati da Facebook e Twitter) dai suoi server si è fatto una domanda più astuta.
“Perché dovremmo consentire a gente che vende prodotti col marchio di una organizzazione nota come una minaccia interna alla sicurezza di lucrare alle nostre spalle?”
E quindi Amazon banna gli store con prodotti a marchio QAnon.
Al principio gli store online si vedranno rimuovere ogni singolo prodotto a marchio QAnon, compresi libri, anche ebook, vestiti, abiti, poster, fotografie ma, generalmente, qualsiasi cosa riconducibile al Culto Complottista.
L’operazione richiederà, naturalmente, del tempo. E al momento potrebbero esserci prodotti sfuggiti alla prima pulizia.
Ma non vi consigliamo affatto di provare a fare bagarinaggio di prodotti legati ai moti del Congresso: alla prima banwave seguirà il blocco degli store recidivi, e il ban di chiunque aiuti a evadere i blocchi.
In pochi giorni quindi la presenza virtuale dei complottisti di QAnon sarà azzerata anche sugli store virtuali.
Amazon banna gli store con prodotti a marchio QAnon, ricordiamo, consegue ad Amazon che banna Parler, a Faceboook che banna i QAnon per primi, e poi l’account stesso del Presidente Uscente Trump, a Twitter che banna l’account del presidente Uscente, di diversi QAnon e di tutti quelli che prestano account ai bannati ed una campagna generale di lotta alle ideologie del Patriota Q.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.