Altro che 5G dietro gli uccelli morti a Roma in Via Cavour: nota Lipu sui botti di Capodanno
Come vi avevamo promesso, forniamo sulle nostre pagine ulteriori risposte a proposito del caso degli uccelli morti a Roma in Via Cavour, visto che tra botti di Capodanno e complotti sul 5G sono state avanzate tante ipotesi oggi 1 gennaio. Per non parlare di coloro che hanno parlato di bufala dopo i primi riscontri mediatici sulla vicenda. Dal canto nostro, in mattinata, abbiamo immediatamente smentito lo scenario della fake news, considerando il fatto che il triste episodio di cronaca è apparso da subito oggettivo ed autentico questo venerdì.
Replica di Lipu sugli uccelli morti a Roma in Via Cavour: tra botti di Capodanno e 5G
Un contributo molto importante sul caso degli uccelli morti a Roma in Via Cavour ci è arrivato in serata direttamente dalla pagina Facebook “CRFS Lipu Roma“, a conti fatti la fonte più autorevole che possiamo prendere in esame su quanto avvenuto. Il post in questione, infatti, consente di contestualizzare al meglio l’accaduto, dando una risposta a chi parla di 5G, di una bufala sulla moria dei volatili, fino a trattare la delicata questione dei botti di Capodanno.
Lipu, a tutti coloro che hanno posto quesiti sulle cause degli uccelli morti a Roma, ha confermato la moria sia stata determinata dai botti di Capodanno, evidentemente percepiti in modo evidente nei pressi di Via Cavour. Proprio in quella zona, fa sapere l’Onlus, si trova un grosso dormitorio, che in questi mesi non è stato oggetto di alcun intervento di dissuasione. Essendo gli storni animali sociali, diverse migliaia di esemplari si sono ritrovate in quella zona poco prima di mezzanotte.
Dunque, i botti di Capodanno e non le antenne 5G, hanno determinato l’episodio di cronaca che oggi ci riporta i tanti uccelli morti a Roma. Così come è confermata l’elevata concentrazione della moria a Via Cavour. Come del resto vi avevamo confermato stamane con la nostra prima analisi. Pare che molti individui si siano alzati in volo contemporaneamente, sbattendo tra di loro o contro i cavi dell’alta tensione.
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