Almeno 3 motivi per ignorare Codacons che denuncia Lorenzin dopo 22.000 reazioni avverse ai vaccini

di Redazione Bufale |

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Almeno 3 motivi per ignorare Codacons che denuncia Lorenzin dopo 22.000 reazioni avverse ai vaccini Bufale.net

Si torna a parlare puntualmente in queste ore di Codacons che denuncia Lorenzin, a causa delle reazioni avverse da parte di 22.000 persone ai vaccini da lei desiderati. Vicenda delicata, che abbiamo trattato a suo tempo con un articolo approfondito sulla vicenda. In realtà, proprio questo dovrebbe essere il punto iniziale dal quale partire a maggio 2020, in quanto siamo davanti ad una notizia che ha preso piede diversi anni fa.

La vicenda di Codacons che denuncia Lorenzin risale al 2017

Se ne è parlato nel 2018 sui social, ma in realtà tutto nasce da una conferenza stampa organizzata dal Codacons, il giorno 30 maggio 2017. Terzo anniversario sui fatti in questione, che vanno comunque precisati attraverso altri due punti, ma alcuni fenomeni ne parlano come se la vicenda fosse fresca di giornata. Ebbene, in questo momento Lorenzin non è più Ministro, rendendo la questione automaticamente priva di qualsiasi valore. Sempre nel tentativo di contestualizzare la vicenda nel tempo. Tre anni, in ambito politico, rappresentano una vita.

Dati mai confermati sulla denuncia Codacons a Lorenzin

Attraverso il sito Codacons.it possiamo risalire al secondo punto sulla presunta denuncia. In realtà, stiamo parlando di un rapporto segreto, che tanto segreto non è, arrivato dall’Aifa. I numeri parlano di 22.000 reazioni avverse in tre anni, ma ancora oggi rappresentano un dato che non è mai stato verificato. Sono solo segnalazioni pervenute all’Agenzia del farmaco che dovevano essere esaminate. Come detto, una conferma ad oggi non si trova.

Il seguito della denuncia Codacons a Lorenzin

Ancora, facendo un rapido in giro in rete, al momento non emergono ulteriori informazioni sul fatto che la denuncia Codacons riguardante abuso d’ufficio verso l’ex ministro Lorenzin abbia avuto un seguito. A questo, si aggiunge il fatto che il Tar non molto tempo fa abbia deciso di respingere il ricorso dell’associazione dei consumatori nei confronti del decreto sui vaccini.

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