Ci segnalano il seguente articolo, relativo ad una terapia, la terapia a risonanza magnetica nucleare (MSBT), che dovrebbe aiutare la rigenerazione di talune cellule, secondo il principio per cui
In pratica, e in parole povere, alcune cellule del corpo, magnetizzate dalla macchina, riescono a rigenerarsi. Si tratta dei condrociti e degli osteoblasti. I primi servono a sintetizzare la cartilagine e quindi possono guarire l’artrosi mentre i secondi, rigenerando l’osso, possono guarire l’osteoporosi.
Ipotizzando contemporaneamente che tale metodica
Decisamente troppi benefici per i pazienti e troppe entrate che verrebbero a mancare alle case farmaceutiche e affini. Sarà questo il motivo per cui la tecnologia MBST, a distanza di quindici anni è ancora sconosciuta? Probabilemente sì.
Ma anche no.
Una mera indagine cursoria conferma infatti che la MSBT è invece oggetto di studio, e che la diffidenza attuale da vincere non è nelle entrate delle case farmaceutiche, ma derivata da considerazioni di ordine morfologico, anzi biologico delle parti sulle quali si stanno studiando i benefici.
Implicitamente, studiarne i benefici implica che la MSBT, lungi dall’essere boicottata e nascosta, sia usata ed esaminata. Semplicemente non con gli accenti miracolosi che a volte la blogosfera imporrebbe, ma con serietà e rigore scientifico. Riportava infatti Il Centro di tre anni fa (un’inezia in termini di ricerca):
E’ scettico il primario dell’ortopedia dell’ospedale di Lanciano, Anselmo De Laurentiis, sulla capacità della terapia a risonanza magnetica nucleare (Mbst), di rigenerare la cartilagine in modo naturale, per patologie come l’artrosi e l’osteoporosi. «Non conosco bene questa terapia», ammette, «ma sono scettico di fronte a chi assicura di avere la cura giusta per far rigenerare la cartilagine in modo naturale. Le capacità rigenerative di questo tessuto sono infatti piuttosto scarse, per questo le lesioni cartilaginee si riparano o tramite intervento chirurgico, con l’impianto di una protesi o con i trapianti. Oggi si parla molto dell’impiego delle cellule staminali, ma sono indicate per pazienti di età inferiore ai 40-50 anni, poiché l’invecchiamento diminuisce la capacità proliferativa della cartilagine. Bisogna guardare con attenzione alle nuove terapie ma con occhio critico». La mbst, in realtà, è “nuova” in Italia ma a Lanciano c’è un centro che la utilizza e la vorrebbe far utilizzare anche negli ospedali. «Perché questa terapia sia utilizzata in ospedale bisogna che passi al vaglio della Regione» spiegano dalla Asl «Se il metodo è ancora sperimentale, deve essere prima analizzato dal comitato etico aziendale». (t.d.r.)
Abbiamo quindi una cura che promette, sulla carta, grandi benefici, ma che la blogosfera vorrebbe utilizzata in applicazioni in cui la scienza ufficiale ha dimostrato scarse facoltà rigenerative ab origine, nonché di un centro che la utilizza e di sperimentazioni in atto.
Questo portale non è un presidio medico, e neppure intende esserlo.
Né, riteniamo, altri soggetti se non medici e ricercatori dovrebbero esserlo, e lasciamo fare alla ricerca medica le indagini del caso per poi riferire sui risultati.
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