Sta circolando la notizia che McDonald’s userebbe ingredienti pericolosi per la salute nelle sue patatine:
Si va da quelli geneticamente modificati (come gli olii), agli antischiuma, passando per i coloranti artificiali
Il perché è un meccanismo noto, che abbiamo già analizzato in altre bufale: mettere in allarme i clienti verso una multinazionale mostrando il pericolo che corrono i suoi clienti.
Quello dei presunti “ingredienti velenosi” contenuti nelle patatine del McDonalds arriva fino a 17 elementi ripetuti più volte in momenti diversi della preparazione.
Consultiamo prima la lista dell’EFSA degli additivi alimentari consentiti e osserviamo l’elenco.
Pronti?
- Patate: è ovvio che le patatine fritte contengano patate. Patate però di provenienza così selezionata che basterebbe leggere il numero riportato sul singolo sacchetto per conoscere l’appezzamento di terra da cui provengono e, eventualmente, andare personalmente a controllare l’operato del fattore e degli operai della catena del freddo
- Canola oil, non possiamo dubitare anche di WebMD, il quale interviene a ricordarci come l’olio di Canola sia un olio da frittura povero di grassi saturi, e quindi adatto a tenere a bada il colesterolo. Al contrario dell’olio di colza, un suo “parente alla lontana” ricco di acido erucico, non solo l’olio di canola non è pericoloso per il consumo umano, ma ha caratteristiche organolettiche che lo rendono il più idoneo per la frittura
- Olio di soia Idrogenato: anche l’olio di soia è un comunissimo ingrediente che potrete trovare in ogni negozio di alimentari
- Olio di Cartamo: l’olio di cartamo mantiene il colore delle patatine vivo ed intenso. È un ingrediente privo di controindicazioni: incidentalmente se ne parlò tempo fa come potenziale integratore alimentare, ma la stessa EFSA decise che tale ingrediente è, letteralmente “senza infamia e senza lode”.
- aromi naturali di provenienza vegetale: avete mai comprato i sali aromatizzati “Ariosto” e simili per patatine e carne? Quelli con le erbe aromatiche sminuzzate dentro?
- destrosio, il d-glucosio presente in natura, sicché, come tutti i cuochi amatoriali sanno, un po’ di sapore dolce esalta il salato. È il meccanismo per cui un bravo cuoco, assaggiata la salsa, metterà un pizzico di zucchero dove l’acidità del pomodoro “affoga” il sapore del sale per far tornare quel gusto e non rendere il ragù sciapo.
- sodium acid pyrophosphate: un acido considerato GRAS ovvero Generally recognized as Safe dalla FDA americana. È sostanzialmente la stessa sostanza che trovate nei “preparati per pasticceria”, dato che aiuta a mantenere le proprietà organolettiche di patatine e biscotti;
- acido citrico: un limone e non credo serva altro :).
- dimethylpolysiloxane (questo additivo viene usato per evitare che l’olio faccia schiuma). Non è dannoso per il consumo umano, leggete pure l’elenco citato all’inizio e chiedetevi se mangereste mai patatine “schiumose”
- cotto in oli vegetali se tali ingredienti fossero davvero così nocivi, capisaldi della cucina di questi anni come l’Olio Cuore e gli altri oli di semi non andrebbero usati.
- sale: troppo sale fa male è ovvio, ma patatine fritte senza sale sono un delitto :).
Possiamo dunque dirvi di non preoccuparvi: se decidete di negarvi un piatto dal McDonalds fatelo per la vostra salute e non per una paura indotta da una lista inutile.
Se semplicemente lo fate per paura dei “misteriosi ingredienti velenosi”, allora vi rassicuriamo noi. State tranquilli. Non sempre il “Dottor Google” ci prende. In questo caso, la sua diagnosi è decisamente errata.