La Terra si prepari all’estinzione di massa”: è questo l’allarme lanciato dalla NASA, convinta che il nostro Pianeta abbia ormai un tempo limitato di esistenza. Secondo gli scienziati della NASA, la Terra presto arriverà all’estinzione a causa di un “evento celeste” che, anche se non lo vedremo arrivare e non potremo fare nulla al riguardo, ci porterà all’estinzione.
A svelarlo direttamente il professor Joseph Nuth del Goddard Space Flight Center della NASA che in un convegno a San Francisco ha parlato del pericolo per la Terra di andare incontro all’estinzione. Lo studioso ha spiegato che asteroidi e comete che potrebbero distruggere l’umanità sono estremamente rare, ma tendono a colpire “a 50 a 60 milioni di anni di distanza”. Considerando che la cometa che ha spazzato via i dinosauri è arrivata sulla Terra 65 milioni di anni fa, questo potrebbe essere il periodo giusto per un nuovo impatto del genere.
“Il problema più grande, in fondo – ha ammesso lo studioso – è che non c’è nulla che possiamo fare a questo proposito in questo momento”. Nuth nel suo discorso ha citato un incontro ravvicinato avvenuto nel 2014, quando una cometa passò pericolosamente vicino a Marte. Il corpo in questione non era stato notato dagli studiosi sino a quando non aveva quasi raggiunto il pianeta. Con questo esempio Nuth ha voluto specificare che non c’è modo di respingere una minaccia simile alla Terra. Proprio per questo motivo la NASA sta costruendo un razzo che potrebbe essere utilizzato per respingere l’arrivo di asteroidi sulla Terra e individuarli al momento giusto. Parlando di questo progetto, che dovrebbe partire a breve, Nuth ha detto: “Potrebbe ridurre la possibilità che l’umanità si estingua a causa di un asteroide – ha spiegato – soprattutto nel caso in cui il corpo celeste provenga da un luogo difficile da osservare, come il Sole”.
Non è la prima volta che la blogosfera descrive apocalissi in corso a base di meteoriti come quella del famoso film Armageddon: non troppo tempo fa avevamo affrontato la notizia del meteorite Bennu.
Ma anche questa volta l’allarme è decisamente esagerato.
Fortunatamente interviene Focus.it a ricordarci come
Ad oggi, secondo la Nasa, le probabilità che un asteroide potenzialmente pericoloso per la Terra possa effettivamente colpire il nostro pianeta nei prossimi 100 anni sono inferiori allo 0,01 per cento.
Il problema è stato sollevato nel caso quell’0,01 per cento dovesse concretarsi, ed anche in quel caso la risposta difficilmente sarebbe “estinzione di massa”.
Anche in quel caso infatti:
Il fatto inquietante, sostiene il ricercatore, è che se scoprissimo un bolide in avvicinamento alla Terra, ad oggi non avremmo i mezzi per deviarlo e l’unica soluzione possibile per salvare milioni di vite sarebbe un’evacuazione di massa, una volta calcolato il punto d’impatto.
Resta il fatto che ad oggi non abbiamo contromisure idonee per un eventuale impatto con un asteroide: in quello 0,01% non abbiamo la tecnologia necessaria per deflettere, distruggere o spostare un asteroide.
Non ancora: la citata conferenza è stata un’eccellente occasione per parlare di varie contromisure possibili, di cui molte elencate nel sito stesso della NASA (rimandiamo all’eccellente articolo di Focus.it per le altre proposte).
Si parla quindi di sistemi di osservazione migliori, come quelli che hanno derubricato il presunto impatto del 2029 col satellite Apophis a falso allarme e che consentirebbero, in caso di eventi come la Meteora di Čeljabinsk nel febbraio 2013, di evitare danni a persone e proprietà, passando per modalità che renderebbero possibile, in futuro, colpire i meteoriti con oggetti di massa simile allo scopo di farli rimbalzare come palle in un biliardo cosmico.
Sostanzialmente i meteoriti sono un campo di studio ancora tutto da scoprire: ma, come al solito, l’apocalisse è rimandata.
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