DISINFORMAZIONE e ALLARMISMO La Carne Rossa o lavorata è cancerogena? Andiamoci piano – Bufale.net

di Juanne Pili |

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La carne rossa o lavorata è cancerogena come le sigarette? Lo dimostrerebbe uno studio della IARC, l’agenzia mondiale per la ricerca sul cancro, organo della OMS. I risultati sono stati divulgati già da qualche giorno.

«Bacon, hamburger e salsicce potrebbero causare il cancro al pari delle sigarette. A dirlo è l’Organizzazione mondiale della Sanità, che aggiungerà i prodotti confezionati di carne rossa alla propria lista di sostanze cancerogene, assieme a fumo, arsenico, alcol e amianto. Nel mirino anche la carne rossa fresca, che verrà inserita nella “enciclopedia dei cancerogeni” ed etichettata come “lievemente meno pericolosa” rispetto ai lavorati industriali. Lo rivela in anteprima al Daily Mail britannico una “fonte interna ben posizionata”» (Libero Quotidiano).

Finalmente possiamo farci un’idea sull’identità di questa fantomatica “gola profonda”. In realtà nella FAQ che la IARC ha reso pubblica, per chiarire il significato dello studio in questione – pubblicato su The Lancet Oncology – si spiega che le carni lavorate non sono affatto paragonabili alle sigarette come potenziale causa del cancro.

«Processed meat has been classified in the same category as causes of cancer such as tobacco smoking and asbestos (IARC Group 1, carcinogenic to humans), but this does NOT mean that they are all equally dangerous. The IARC classifications describe the strength of the scientific evidence about an agent being a cause of cancer, rather than assessing the level of risk».

«Le carni lavorate sono state classificate nella stessa categoria come causa di cancro, assieme al fumo di tabacco e all’amianto (IARC Gruppo 1, cancerogeno per l’uomo), ma questo non significa che sono tutti ugualmente pericolosi. Le classificazioni IARC descrivono la forza dell’evidenza scientifica circa un agente di essere causa di cancro, piuttosto che valutare il livello di rischio».

Cerchiamo allora di capire come gli esperti “pesano” le evidenze scientifiche. Posto che evidentemente per loro il livello di rischio è più basso di quanto si evince leggendo certa stampa. Il team di 22 esperti impiegati nella classificazione delle carni potenzialmente cancerogene distingue queste in due gruppi.

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Nel gruppo 1 rientrano le carni lavorate, come quelle dei Fast Food – ed è in queste che si concentrano le maggiori “evidenze”, che sono state tuttavia considerate “sufficienti“. Facciamo notare che in questo gruppo viene contemplata anche l’esposizione alla radiazione solare.

Nel gruppo 2 abbiamo le carni rosse, dove il team di esperti ha riscontrato evidenze “limitate“.

«After thoroughly reviewing the accumulated scientific literature, a Working Group of 22 experts from 10 countries convened by the IARC Monographs Programme classified the consumption of red meat as probably carcinogenic to humans (Group 2A), based on limited evidence that the consumption of red meat causes cancer in humans and strong mechanistic evidence supporting a carcinogenic effect … Processed meat was classified as carcinogenic to humans (Group 1), based on sufficient evidence in humans that the consumption of processed meat causes colorectal cancer … The experts concluded that each 50 gram portion of processed meat eaten daily increases the risk of colorectal cancer by 18%».

Leggiamo bene: si parla di 50 grammi al giorno che, se consumati, potrebbero aumentare il rischio del 18%.

Leggiamo nella stessa FAQ cosa si intende esattamente per “evidenze limitate”, caso mai non fosse sufficientemente intuitivo:

«Limited evidence means that a positive association has been observed between exposure to the agent and cancer but that other explanations for the observations (technically termed chance, bias, or confounding) could not be ruled out».

«Prove insufficienti significa che una correlazione positiva è stata osservata tra l’esposizione all’agente e il cancro, ma non possono essere escluse altre spiegazioni per le osservazioni (casi tecnicamente circoscritti, pregiudizi [bias], o fraintendimenti)».

Riguardo le carni lavorate – più in generale il gruppo 1:

«This category is used when there is sufficient evidence of carcinogenicity in humans. In other words, there is convincing evidence that the agent causes cancer. The evaluation is usually based on epidemiological studies showing the development of cancer in exposed humans».

«Questa categoria viene utilizzata quando vi sono prove sufficienti di cancerogenicità nell’uomo. In altre parole, vi sono prove convincenti che l’agente provoca il cancro. La valutazione si basa solitamente su studi epidemiologici che mostrano lo sviluppo del cancro negli esseri umani esposti».

Ricapitolando: riguardo le carni rosse non esistono prove sufficienti a stabilirne che possano contribuire a causare il cancro. Sulle carni lavorate (quelle cioè sottoposte a salatura, essiccatura,affumicatura, aggiunta di conservanti, preparati per lo più concarni rosse, come maiale e manzo, ma anche con pollame,frattaglie o altri carni rosse) esistono maggiori riscontri.

Seguono ulteriori precisazioni da parte dei principali responsabili di questo studio:

«For an individual, the risk of developing colorectal cancer because of their consumption of processed meat remains small, but this risk increases with the amount of meat consumed … In view of the large number of people who consume processed meat, the global impact on cancer incidence is of public health importance».

«Per un individuo, il rischio di sviluppare il cancro colorettale a causa del consumo di carni lavorate rimane piccolo, ma questo rischio aumenta con la quantità di carne consumata … In considerazione del gran numero di persone che consumano carni lavorate, l’impatto globale sull’incidenza del cancro è importante per la salute pubblica».

(Dr Kurt Straif, capo del IARC Monographs Programme)

«These findings further support current public health recommendations to limit intake of meat … At the same time, red meat has nutritional value. Therefore, these results are important in enabling governments and international regulatory agencies to conduct risk assessments, in order to balance the risks and benefits of eating red meat and processed meat and to provide the best possible dietary recommendations».

«Questi risultati supportano ulteriormente le attuali raccomandazioni della sanità pubblica di limitare l’assunzione di carne … Allo stesso tempo, la carne rossa ha un valore nutritivo. Pertanto, questi risultati sono importanti per consentire a governi e agenzie internazionali di regolamentare a valutare i rischi, al fine di bilanciarli coi benefici di mangiare carne rossa e carni lavorate e per fornire le migliori possibili raccomandazioni dietetiche».

(Dr Christopher Wild, direttore della IARC)

Si tratta in sostanza della scoperta dell’acqua calda: la carne pur avendo un valore nutrizionale dovrebbe essere consumata con moderazione, tenendo conto di una dieta equilibrata, come quella mediterranea.

Esistono studi che tentano di verificare in che modo carni lavorate e in generale l’abuso di questo tipo di alimenti, possa nuocere alla salute, come è giusto che sia. Sta a chi fa informazione il compito di saperne interpretare i risultati. Non ci sembra che questo sia stato fatto a sufficienza.

Per chi volesse farsi un’idea di quanto possa essere nocivo nutrirsi esclusivamente di carni lavorate suggeriamo la visione del film documentario Super Size Me, del 2004, una spietata critica alla dieta americana, ricca di carni lavorate … e tante altre “schifezze”.

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