Attenzione: scrivere un articolo di fact-checking sul virus H7N9 non implica la presunzione di affrontare una notizia a tema medico senza competenze. Con l’analisi che state per leggere vi offriamo un punto di vista razionale e uno strumento per riconoscere i titoli allarmisti che alcune pseudo-testate utilizzano per raccogliere la vostra curiosità e le vostre condivisioni.
Il 15 giugno il sito Sostenitori.info pubblica un articolo che spaventa non soltanto gli scienziati citati nel titolo, bensì i lettori, in particolar modo quelli più tendenti all’ipocondria:
Torna l’allarme aviaria, che presto potrebbe diventare globale. Un nuovo virus, che si sta diffondendo in Cina e che uccide il 38% delle persone che lo contraggono, preoccupa non poco le autorità sanitarie di tutto il mondo. Ne parla Leggo
Si chiama H7N9, viene diffuso dai polli e secondo alcuni medici potrebbe raggiungere un livello pandemico pari a quello dell’influenza spagnola, che esattamente un secolo fa iniziò a diffondersi fino ad uccidere almeno 50 milioni di persone in tutto il mondo nel giro di due anni.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso forte preoccupazione sul potenziale di questo virus, il cui focolaio, in Cina, ha portato finora a 1625 casi accertati e 623 morti. Come riporta il Telegraph, le autorità britanniche sembrano essere particolarmente sensibili sul tema: ciò che preoccupa è infatti la capacità di mutazione del virus.
Al momento, l’H7N9 è trasmissibile solo dai polli all’uomo, mentre chi entra in contatto con un’altra persona infetta non rischierebbe il contagio. Tuttavia, da quando è stato identificato per la prima volta, alla fine del 2013, il virus è mutato già tre volte e potrebbe farlo ancora, col rischio di sviluppare una nuova capacità di adattamento e trasmissione.
L’H7N9 è un virus appartenente alla stessa famiglia dell’H5N1, quello dell’influenza aviaria che nel 2003 si diffuse in tutto il mondo, causando centinaia di vittime.
Per gli esperti, però, il virus che si sta diffondendo in Cina, che può causare influenze e violente polmoniti, colpisce soprattutto donne incinte, anziani e bambini, e per questo ha un potenziale decisamente più pericoloso.
Jonathan Quick, già consulente e direttore dell’Oms, ha infatti spiegato: “Se da un lato preoccupa l’incidenza delle morti in proporzione ai casi accertati, dall’altro dobbiamo stare attenti alla sua trasmissione sia per quanto riguarda gli spostamenti in tutto il mondo, sia per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie dei singoli centri abitati”.
Anche Il Giornale parla di un’influenza che può uccidere ovunque, ma facciamo notare alcuni passaggi che contraddicono nettamente il taglio allarmista del titolo:
Si chiama H7N9, viene diffuso dai polli e secondo alcuni medici potrebbe raggiungere un livello pandemico pari a quello dell’influenza spagnola, che esattamente un secolo fa iniziò a diffondersi fino ad uccidere almeno 50 milioni di persone in tutto il mondo nel giro di due anni.
Al momento, l’H7N9 è trasmissibile solo dai polli all’uomo, mentre chi entra in contatto con un’altra persona infetta non rischierebbe il contagio.
Sostenitori.info
Ciò che preoccupa maggiormente del virus è la sua capacità di mutare. Ora come ora, l’H7N9 si trasmette solo dai polli all’uomo, mentre chi entra in contatto con un’altra persona infetta non rischierebbe il contagio. Però, da quando è stato identificato per la prima volta, alla fine del 2013, il virus è mutato già tre volte e potrebbe dunque farlo ancora, con il concreto rischio di sviluppare una nuova capacità di adattamento e trasmissione anche tra gli esseri umani.
Il Giornale
Si parla di possibilità, dunque, che il Telegraph riporta attraverso le parole del professor Jonathan Van-Tam, che esprime la preoccupazione della World Health Organisation (WHO) circa quella che viene definita la Malattia X, elencata nel report Blueprint priority diseases. La Malattia X, secondo la WHO, sarebbe una malattia di particolare incidenza pandemica. Per questo compare nel report Blueprint, in quanto ogni anno vengono riportate le malattie che richiedono maggiore emergenza di ricerca. Il virus H7N9, responsabile dell’influenza aviaria, potrebbe essere la Malattia X ma gli scienziati, per ora, hanno riscontrato che la sua trasmissione avviene dai volatili all’uomo, e non tra uomini.
L’allarme è scattato in seguito ai 623 morti in Cina su 1625 infetti, ma è stato accertato che le persone decedute vivevano a stretto contatto con i polli responsabili del contagio. Ancora, non è stato dimostrato – nonostante i mutamenti riscontrati nel virus – che il contagio possa avvenire anche tra uomini:
Quello dell’aviaria originale era considerato potenzialmente pandemico, ma in 19 anni non ha mai dimostrato una simile capacità. Lo stesso potrebbe accadere con H7N9. Insomma, la Malattia X fortunatamente è ancora una malattia inesistente.
Parliamo di allarmismo, dunque, perché Sostenitori.info e Il Giornale pare vogliano annunciare l’Apocalisse pestilenziale, quando invece si tratta di una preoccupazione della WHO, particolarmente interessata ai mutamenti del virus dopo i casi registrati in Cina.
Tuttavia, il virus H7N9 non è ancora in grado di trasmettersi tra uomini.
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