Camilla ci chiede di verificare quanto riportato da un post Facebook pubblicato lo scorso 3 gennaio 2015 in lingua spagnola. L’immagine presente nel post è quella di un tatuaggio con un evidente deformazione della pelle, probabilmente un tumore.
Este es un tattoo que he tenido por 6 años. En Diciembre noté algunos cambios en el y decidí revisarlo. Hice una biopsia y el resultado fue un tipo de Cáncer de piel. El pigmento rojo atacó mi sistema inmune, así que tengo que removerlo sea en una serie de tres cirugías o en una sola con transplante de piel. Lo que quiero decir es que antes de hacerte uno, piensa en lo que puede ir mal y como podría tu cuerpo estar potencialmente desfigurado.” Lisa Peters @Terrancio
In pratica, si racconta di un tatuaggio vecchio di 6 anni che, presumibilmente a dicembre, ha presentato dei cambiamenti. In seguito ad un controllo, la biopsia avrebbe rilevato un tipo di tumore alla pelle.
Questa è una storia vecchia e venne diffusa già a inizio 2014 in lingua inglese.
Come ci racconta Camilla, il post viene diffuso da coloro che sono contrari ai tatuaggi. Un’informazione parziale, e di parte, non fa altro che creare paura e diffidenza verso un mondo che non si conosce.
La pelle non è uguale per tutti, ognuno è a se e ha i propri pregi e difetti. Ognuno di noi può avere reazioni diverse di fronte all’applicazione di un tatuaggio. In questo articolo parleremo degli inchiostri, visto che nell’immagine condivisa si parla di un inchiostro messo in discussione in passato, quello di colore rosso.
Una percentuale estremamente bassa di persone hanno reazioni allergiche agli inchiostri utilizzati, la maggior parte dei quali è dovuta all’utilizzo di inchiostri con colori più accesi come il rosso.
In passato sono stati rilevati inchiostri rossi contenenti mercurio (in Stati Uniti e Inghilterra) o altre sostanze ritenute cancerogene o allergiche (in Francia e Italia). Inchiostri, giustamente, ritirati.
Per quanto riguarda i casi italiani, dobbiamo tornare al 2009, quando vennero riscontrati degli inchiostri pericolosi per la salute realizzati a San Ferdinando di Puglia, e al 2011, quando la Direzione Sanità della Regione Piemonte ritirò dal commercio alcuni inchiostri per tatuaggi contenenti sostanze cancerogene. Gli inchiostri erano i colori giallo, rosso e arancione, positivi alla presenza di ammine, risultando non conformi alla normativa europea ResAP del 2008.
Gli inchiostri sequestrati nel 2009 erano italiani, nel 2011 erano di produzione cinese, ma nel 2014 abbiamo anche casi di inchiostri di produzione americana (due diverse aziende) ritirati dal commercio. I colori? Rosso e arancione.
Si parla di casi specifici, e non del mondo del tatuaggio in generale.
Le normative riguardo ai tatuaggi parlano chiaro e gli studi devono rispettare regole sanitarie adeguate. Le Regioni italiane hanno preso provvedimenti utili a regolamentare il mondo del tatuaggio e piercing con precisi requisiti igienico-sanitari, prevedendo che l’operatore sia formato adeguatamente e che operi in centri idonei.
Un professionista serio vi inviterà ad effettuare dei test allergici prima di procedere con il tatuaggio. Non cercate il risparmio quando si tratta di un tatuaggio e assicuratevi sui prodotti usati dal professionista.
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