Categorie: Allarmismoclickbait

ALLARMISMO E CLICKBAIT Vaccino anti meningite ritirato, quello che hanno trovato all’interno ha sconvolto tutti. Guardate

Ci segnalano un articolo pubblicato su Attivo.tv:

Il ritiro del vaccino Meningitec dal mercato ha trascinato centinaia di famiglie nel panico. A disporlo sono stati due provvedimenti emessi dall’Agenzia del farmaco italiana (Aifa) il 26 settembre e il 6 ottobre. Sotto accusa undici lotti del farmaco (che immunizza dal meningococco C e viene somministrato a bambini tra i 12 e i 15 mesi) prodotto dalla casa farmaceutica olandese Nuron Biotech, che sono entrati in commercio in Italia a partire da maggio 2013.

All’interno delle fiale è stata riscontrata “la presenza di corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile”.
Così riporta il sito online dell’Aifa in data 13 ottobre dopo aver ricevuto la segnalazione dalla stessa ditta produttrice. Segue un’altra comunicazione tre giorni più tardi che assicura l’inesistenza di potenziali effetti che sarebbero potuti derivare dall’impiego di queste siringhe.
L’ultima parola spetta però alla Commissione tecnica scientifica dell’Aifa che il 27 del mese scorso dichiara che “non vi sono indicazioni, ad oggi, che le impurezze (particelle di ossido di ferro), qualora presenti, possano impattare l’efficacia del vaccino”. Il ritiro, come sempre accade in casi sospetti, è stato cautelativo. Le anomalie, precisa l’Aifa, non riguardano tutte le confezioni dei lotti individuati. Ma il timore che qualcosa non sia andato per il verso giusto rimane. Tanto che una sessantina di famiglie, (il vaccino viene proposto, generalmente, a un anno di vita del bambino, insieme a quello per morbillo-parotite-rosolia) appresa la notizia, ha deciso di fare causa. Si tratta soprattutto di residenti del Lazio, Veneto e Calabria. “L’ho scoperto grazie a Facebook – spiega Sandro Airaldi, di Castrolibero, in provincia di Cosenza, che ha vaccinato suo figlio nel luglio 2013 – un genitore di un paese vicino al mio, Corigliano, ha postato un avviso. Così mi sono subito informato. Ho chiamato la Asl, ho chiesto il certificato con il numero di serie del vaccino somministrato al mio bambino e poi mi sono rivolto a un avvocato”.
Il signor Airaldi ha fondato anche un gruppo sul social network “Scandalo vaccino meningicocco C”, conta 153 iscritti, tutti coinvolti direttamente. “Serve per tenerci aggiornati, visto che gli organi competenti fanno finta che non sia successo niente. Neanche la asl mi ha avvertito, sono indignato”. L’iniezione del vaccino a suo figlio ha provocato febbre alta, vomito e diarrea. “Il pediatra mi tranquillizzò, sono effetti collaterali comuni, mi disse”. Anche Fabiola Ermo, di Roma ha saputo del ritiro dei lotti tramite il social network. “Faccio parte di un gruppo di mamme, e una di loro ci ha dato l’allarme. Ora vogliamo la verità”. Le famiglie coinvolte si sono affidate all’avvocato Roberto Mastalia, che sta predisponendo una denuncia contro l’Aifa, il ministero della Salute e la casa farmaceutica olandese. “Le valutazioni dell’Aifa non tengono conto dei danni che potrebbero manifestarsi in futuro. Al momento la medicina non li esclude ancora” annota il legale.“Non si può accettare – aggiunge – che a dare per prima l’avviso sia stata l’azienda che produce il Meningitec e non gli organi di vigilanza statali. E poi, chi ci dice che la Nuron Biotech non abbia aspettato di smaltire i lotti prima di denunciare la contaminazione?”.
Un altro dettaglio che potrebbe inquietare le famiglie si trova nel comunicato diffuso sul portale online dell’azienda: “Ossido di ferro e acciaio ossidato – si legge – potrebbero produrre reazioni locali e sistemiche simili a quelli prodotti dal principio attivo di Meningitec”. Conclusione: è difficile stabilire se gli effetti avversi sono quelli causati normalmente dal vaccino o da quello contaminato.

Andando per ordine, l’articolo fa riferimento al ritiro del vaccino MeningiteC di cui l’Aifa aveva dato notizia in un comunicato del 13 Ottobre 2014:

Per trasparenza vi riportiamo l’elenco dei lotti ritirati:

L’ossido di ferro e acciaio inossidabile era sì presente all’interno delle fiale del vaccino. Del resto, la stessa Aifa forniva maggiori informazioni in un altro comunicato del 16 Ottobre 2014, specie sugli effetti dell’impiego di tali siringhe contenenti il particolato rilevato. A seguito delle segnalazioni, Aifa aveva fatto una valutazione su tre aspetti principali:

  • reattività locale nel sito di iniezione;
  • reazioni avverse legate alla presenza del ferro e/o alla sua tossicità;
  • gravi reazioni di ipersensibilità (anche eventuali reazioni anafilattiche)

I risultati avevano portato alla seguente conclusione: «non sembrano emergere evidenze di reazioni avverse particolari ricollegabili allo specifico difetto di qualità dei lotti ritirati in Italia. Tale valutazione sarà sottoposta all’esame della Commissione Tecnico Scientifica dell’AIFA nella seduta del 21-23 Ottobre 2014 ed il parere verrà reso pubblico». Presto detto, l’esito della riunione della Commissione Tecnico Scientifica (CTS) del 21-23 Ottobre 2014 era stato pubblicato il 23 Ottobre 2014:

Non era stato riscontrato, dunque, alcun fenomeno di reazione avversa particolare riconducibile al difetto di qualità alla base del ritiro cautelativo. Ancora, il 27 Ottobre 2014 sempre l’Aifa pubblicava un aggiornamento in cui veniva precisato che: «Le Autorità Regolatorie (Spagna e Germania) rispettivamente responsabili per il controllo del sito di produzione e per il rilascio dei lotti del Vaccino Meningitec, a seguito della valutazione delle informazioni disponibili hanno comunicato che non vi sono indicazioni, ad oggi, che le impurezze (particelle di ossido di ferro), qualora presenti, possano impattare l’efficacia del vaccino».

Attivo.tv cita come fonte un articolo del Fatto Quotidiano pubblicato il 21 Novembre 2014 dal titolo “Vaccino anti meningite con ossido di ferro: lotti ritirati. Famiglie fanno causa“. Con una stentata astuzia, però, omette le righe finali che vanno appunto a riportare una nota dell’Istituto superiore di sanità. Ve la riproponiamo noi: «Il compito di controllare i vaccini prima che entrino sul mercato spetta all’Istituto superiore di sanità che finora non ha riscontrato stranezze e fa rientrare l’allarme. Non si preoccupa neppure Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”. Il suo commento: Il ritiro di lotti di farmaci è abbastanza frequente. Capita che ci siano delle impurità. Ma fino adesso non si sono mai rivelate nocive per la salute dell’uomo. Gli studi sulle conseguenze a distanza però sono tuttora in corso».

L’articolo di Attivo.tv che abbiamo preso in esame non dichiara la data di pubblicazione né l’autore, ma i commenti risalgono alle ultime 48 ore. Visti i risultati esposti in totale trasparenza dell’Aifa possiamo affermare che pubblicare in questi giorni un articolo del genere corrisponde a puro allarmismo, perché tanta è la disinformazione sull’argomento da parte di chi non ha competenza medica. Ancora, parliamo di clickbait perché nel titolo compaiono le solite formule che stimolano la curiosità del lettore: la scoperta che ha sconvolto tutti, guardate.

La disinformazione sulla sanità è pericolosa e genera un dissenso che si regge su basi non solide. Le particelle che avevano portato al ritiro cautelativo di alcuni lotti del Meningitec non impattavano l’efficacia del vaccino, tantomeno il sistema sanitario ha interesse a distruggere l’intera umanità.

Sì, è bene precisarlo perché i lettori di Attivo.tv credono in una cospirazione di medici misantropi e genocidi.

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