In tanti ci hanno chiesto di verificare questo articolo dai toni allarmanti riguardante la presenza di pesticidi, insetti, feci e peli di topo in alcune marche di sigarette ed annuncia l’elenco delle marche che li contengono.
L’articolo in questione parte dal sito imigliori.info ed il link, se condiviso attraverso i social riporta una immagine di copertina decisamente disgustosa, questa:
Già le sigarette fanno male di per sè, alcune vengono addirittura falsificate e prodotte con materiali estranei pericolosi tanto da far “lievitare” il contenuto, il tutto ovviamente con un notevole risparmio di energia e risorse economiche per chi le produce. Si va dal veleno per topi, a uova di insetti, filamenti di metallo, pesticidi, coleotteri, plastica, piombo, escrementi, arsenico e chi più ne ha più ne metta.
Già dalle prime righe si capisce che il titolo dell’articolo è stato realizzato per attirare utenti facendo credere che alcune case produttrici di sigarette mettessero al loro interno i veleni e le schifezze indicate.
Per quanto riguarda i materiali estranei citati per la realizzazione di queste sigarette falsificate si entra nella sfera delle leggende metropolitane. Senza voler entrare nel merito dei metodi di falsificazione delle sigarette di contrabbando, troviamo decisamente bizzarro che dei contrabbandieri perdano del tempo per cacciare o addirittura allevare dei coleotteri per metterli nelle sigarette di contrabbando. Saremmo curiosi di sapere anche come fanno i contrabbandieri a procurarsi delle uova di insetti (quali insetti poi?), anche perché immaginiamo che ne servano ingenti quantità per realizzare anche un solo pacchetto. Diciamo che la cosa è piuttosto ridicola di per se.
Ma andiamo avanti nella lettura:
Stiamo parlando delle sigarette di contrabbando, che spesso, a causa di commercianti senza scrupoli, finiscono addirittura sugli scaffali degli esercizi commerciali, e non solo vendute per strada dai contrabbandieri.
In Italia le sigarette possono essere vendute solo dai tabaccai e dagli esercizi commerciali in possesso della regolare licenza concessa dal monopolio di stato, non si spiega quindi come sarebbe possibile trovare queste sigarette “sugli scaffali degli esercizi commerciali”.
Le sigarette di contrabbando differiscono da quelle ufficiali non solo per la mancanza sul pacchetto del sigillo del monopolio di stato, ma spesso anche per il contenuto. Bisognerebbe diffidare da ogni commerciante o venditore ambulante che vuole vendere un pacchetto senza tale sigillo, perché in tal caso si tratterebbe di sigarette di contrabbando che potrebbero contenere i corpi estranei sopra citati.
A fare la scoperta sono stati i tecnici della British American Tobacco che hanno realizzato anche un dossier con tutte le informazioni sul contenuto e sul contrabbando di queste sigarette.
I contrabbandieri preferiscono produrre i fac simile delle sigarette più vendute sul mercato, in modo da attrarre sempre più clienti e commercianti senza scrupoli.
Quelle contrabbandate infatti sono le marche più famose, in special modo le Malboro e le Wiston ma se ne trovano anche di diverse.Queste sigarette contraffatte e nocive arrivano in Italia sia via mare che via terra. Gli sbarchi avvengono soprattutto al sud :Napoli, Salerno, Gioia Tauro, Bari, Brindisi e Taranto e porti siciliani.
e sul finale della articolo troviamo quello che è probabilmente l’obiettivo reale del creatore :
Le rotte via terra invece passano per il nord Europa con partenze da Bielorussia, Moldavia e Ucraina per arrivare direttamente in Italia o fermandosi in Grecia o a Cipro dove poi la merce verrà imbarcata per arrivare nei porti pugliesi. fonte
Dimagrire senza dieta e senza sforzo? Forse si può
L’articolo termina con un link di testo (non un banner pubblicitario) abbinato a questa domanda:
Dimagrire senza dieta e senza sforzo? Forse si può
Abbiamo disattivato il link per non fare pubblicità, ma visitando altri articoli dello stesso sito abbiamo notato che molti finiscono con questo link.
Insomma si tratta di un articolo dai toni allarmistici che ripropone una vecchia leggenda metropolitana con lo scopo di attirare visitatori e guadagnare con la pubblicità.
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