Come anche i sassi sapranno, da martedì 8 Aprile 2014 Windows XP è finito nella soffitta della storia (o quasi, come vedremo), ovvero è passato, dopo 13 anni di operatività, dallo stato “Supportato” allo stato “Terminato”, ovvero non più supportato.
Vale a dire che non ci saranno più aggiornamenti per Windows XP, né bugfix né correzioni, e non sarà possibile accedere a servizi di sicurezza interna come il Microsoft Security Essential, l’antivirus gratuito di casa Microsoft.
La stessa Microsoft consiglia di aggiornare: semplicemente è elevato il rischio che hacker e malintenzionati “paragonino” le falle di sicurezza coperte in Vista, 7 ed 8, le versioni di Windows “rimaste” e si concentrino sulle vecchie versioni di XP.
Questo lascia aperto un problema su cui le teorie del complotto hanno molto giocato: ed i vecchi bancomat? Se Microsoft stessa ha dichiarato che i vostri PC non sono più al sicuro, perché ci sono ancora bancomat vecchi in giro? Non rischiamo tutti eventi catastrofici, dal furto alla rivolta delle macchine con Transformers miliardari che ci percuotono? Tranquilli, per mille ottime ragioni, tranquilli.
Innanzitutto anche testate più possibiliste, ma serie e perite come il Sole 24 Ore ci ricordano che in realtà è possibile aggiornare, un po’ come molti hanno fatto coi PC di casa, un bancomat.
Sono circa 3 milioni gli sportelli bancomat installati in tutto il mondo. E la maggior parte di questi ha un’età superiore ai vent’anni. Sono proprio questi ultimi quelli più a rischio. Mentre le macchine più recenti, infatti, potranno essere aggiornate a Windows 7 (o a un altro sistema operativo) da remoto, cioè senza un intervento fisico sullo sportello, per quelle più vecchie sarà necessaria un’operazione diretta sull’hardware. In questo caso sarà necessario un cospicuo investimento da parte delle banche. I grossi gruppi si stanno già muovendo. JP Morgan, ad esempio, ha già chiesto a Microsoft una consulenza prorogata per almeno tremila sportelli con piattaforma Windows XP.
Quindi, se problema vi è, è problema delle banche, e di tenuta più che sicurezza. Supporto terminato significa infatti non poter più avere accesso al supporto tecnico di Microsoft: se un Bancomat non aggiornato si blocca, la banca è sola davanti ai clienti infuriati, con Microsoft che li aiuterà solo a portare a termine l’update.
Se di update vi è bisogno. Scopriamo infatti dalla Banca Dati utenti Microsoft l’esistenza di una particolare versione di Windows XP, ovvero “Windows Embedded POS 2009”, che sarà supportata almeno fino al 2019. Windows Embedded POS 2009 è una versione senza fronzoli di Windows XP, praticamente Windows XP senza il Media Center ed altri programmi utili per l’Audio-Video, fisicamente indistinguibile da Windows XP e usata nella maggior parte dei bancomat cosiddetti a rischio. Si apre quindi una seconda soluzione: come da ultimo articolo citato:
Dunque, spiega Carlo Mauceli, National Digital Officer di Microsoft, saranno solo quelle banche che si trovano nella prima condizione, ovvero che utilizzano Windows XP Professional for Embedded Systems, a «dover provvedere alla migrazione o all’estensione del supporto attraverso una sottoscrizione a pagamento con Microsoft» per garantire la sicurezza ai propri clienti.
Anche questa volta è un problema delle banche: Windows Embedded POS 2009 ed i componenti della famiglia Embedded di XP sono ancora supportati: basta pagare. Anche in questo caso a perderci non è l’utente finale, ma la banca.
E se per pura ipotesi accademica i terminali interessati non girassero con Windows Embedded ma col caro, vecchio XP di casa? Ci sono modi da smanettoni truffaldini per installare quei preziosi update anche sul Windows XP domestico, ma per prima cosa sono mezzucci e trucchetti da ragazzino annoiato che gioca a fare il piccolo hacker, di certo non degni di una vera amministrazione, per seconda cosa ribadisce la casa madre a Redmond che tali metodi possono essere latori di gravi problemi.
Ma attenzione, non vuol dire che quei terminali siano deprecati. Anzi. Ci ricorda il Financial Times che
“I ask these companies why they are using old software, they say ‘Come on, it works and we don’t want to touch that’,” he said.
In the meantime, analysts say, companies are likely to invest in other forms of protection, to safeguard their networks or improve their ability to respond to attacks.
Potrete leggere l’articolo completo al link indicato, con un approfondimento relativo: quello che vi basti sapere è che il software dei Bancomat è composto dalla “base”, il Sistema Operativo, ed il software di controllo: quello che materialmente vi mostra i tastoni virtuali ed i dati della vostra carta di credito.
E quel programma è ancora supportato. Anzi, le case produttrici, avendo più dimestichezza con Windows XP producono ancora programmi aggiornati per lo stesso.
E per il rischio virus direte voi? Beh, vi ricorderò che se Microsoft Security Essential è ormai decaduto, ci sono decine di antivirus e suite di sicurezza ancora in commercio che supportano pienamente Windows XP.
Come vedete, i Bancomat presuntivamente interessati dalla cessazione di servizio di Windows XP si dividono in:
L’utente finale è completamente al sicuro.
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