Notizia Vera

Al via il piano vaccini italiano: prime dosi previste dal 29 Gennaio

Abbiamo un piano vaccini italiano, almeno pare. L’annuncio del ministro Speranza segue le date della Rolling Review Americana ed Europea di cui abbiamo appena parlato.

Quindi, se come anticipato l’approvazione per Pfizer e Moderna perverrà in Europa entro Gennaio, l’Italia, per bocca di Speranza, si è dichiarata pronta a cominciare la distribuzione a partire dal 29 Gennaio.

Le dosi “andranno ai 300 punti individuati, che sono direttamente gli ospedali”. E ogni dose, in base alle conoscenze attuali, “ha bisogno di richiamo e non sappiamo quanto a lungo possa durare l’immunità”.

Le dosi, dichiara Speranza, saranno 202 milioni per iniziare, a crescere.

Come già anticipato, si parla di dare priorità a operatori sanitari, degenti delle RSA e pazienti a rischio: i dubbi sull’immunità sono giustificati dal fatto che abbiamo dati sul COVID19 solamente da quando esiste, e va ricordato che tutto lascia presagire ad una immunità comunque stabile e di durata utile, per quanto con necessari richiami.

Almeno nelle prime fasi, il vaccino non sarà somministrato su base obbligatoria: il Comitato Bioetico preposto lo esclude, se non per viaggi in luoghi a rischio o in caso di un aggravamento della curva tale da generare il rischio di un nuovo lockdown.

Il piano di vaccinazione sarà trimestrale (strutturato di tre mesi in tre mesi) per seguire l’evoluzione della pandemia e quella delle somministrazioni delle dosi, e andrà avanti fino ai primi mesi del 2022, con monitoraggio per confermare una corretta sorveglianza immunologica, ed una distribuzione che dovrà coinvolgere l’esercito.

Le incognite future

Anche qui ci sono incognite: Pietro Senaldi, da Libero, teme che l’obiettivo di immunità di gregge entro il 2022 possa essere tardivo e, in effetti, i due ostacoli al successo della campagna vaccinatoria sono proprio la distribuzione e l’infodemia.

Una campagna volontaria significa riuscire ad ottenere la fiducia dei cittadini stessi, minata dai continui e brutali attacchi dell’Infodemia che ogni giorno affrontiamo.

Inoltre la scarsità iniziale di dosi, peraltro prevista rende necessaria una macchina di distribuzione ingente e corposa.

Ricordiamo come in America le consegne siano già iniziate, anticipando l’approvazione nel tentativo di rosicchiare anche quelle poche settimane in più che potrebbero fare la differenza.

Non ci aspetta una uscita immediata dalla Pandemia: comincia ora lo sforzo più rande per meritarcela.

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