Notizia Vera

Aggressione a sfondo antisemita verso onorevole: scattano le indagini

Un brutto Capodanno è cominciato per l’onorevole Arturo Scotto (quota Articolo Uno, eletto con LeU), aggredito nei primi minuti della mezzanotte per ragioni disgustosamente antisemite.

Riferisce infatti la di lui moglie

Un gruppo dietro di me – scrive – canta ‘Anna Frank sei finita nel forno’, mi giro: ‘Ragazzi basta!’, si mettono a urlare: ‘Duce, duce’ con mano alzata, si gira mio marito che prima non le aveva sentito cantare … e boum si prende botte in faccia da vari lati, poi si mette di mezzo un ragazzo per aiutarci e lo picchiano pure lui, visibilmente abituati al fatto, poi fuggono come dei vigliacchi che sono

Sostanzialmente, un gruppo di individui dalle neppure troppo velate “goliardie” antisemite aveva deciso di festeggiare l’anno nuovo intonando stornelli contro Anna Frank. Provocatori in vena di una brutale e disumana provocazione o neofascisti non importa: ovviamente, tale gesto è da considerarsi intollerabile.

Seriamente, se nel 2020 non sapete chi è Anna Frank e perché è un moto umano chiedere a chi ne deride la memoria di cessare il dileggio, probabilmente la domanda morale di Levi Se questo è un uomo si applica a voi, e con esito assai negativo.

Secondo quano raccontato dalle testimonianze, e quano raccolto da ANSA, le Forze dell’Ordine si sono attivate per raccogliere informazioni sull’evento e perseguire attivamente il gruppo, che oltre alla violenza fisica e verbarle verso Scotto hanno anche aggredito un giovane accorto in soccorso. La Polizia Municipale ha consigliato all’Onorevole di sporgere dettagliata denuncia in data odierna, e dalle pagine del Gazzettino possiamo leggerne il resoconto completo, ulteriormente corroborato dalla testimonianza di Scotto

Ecco i fatti: eravamo in Piazza San Marco per festeggiare il nuovo anno con mia moglie e mio figlio.
Un gruppetto di ragazzi – circa 8 – urlavano “duce tu scendi dalle stelle” e “anna frank l’abbiamo messa nel forno” immediatamente dietro di me.
Mi sono girato verso di loro e ho detto di smetterla, ero spaventato per mia moglie e mio figlio quattordicenne.
Hanno rincarato la dose urlando “duce duce”. Ho ripetuto che era inaccettabile che in un giorno di festa dicessero quelle castronerie.
Sono passati dalle parole ai fatti.
Uno, due, tre cazzotti in faccia. Sangue dal naso ma per fortuna nessuna frattura.
Un ragazzo di venti anni è intervenuto per sedare la rissa: pestato di brutto.
Non so come si chiama, ma lo ringrazio per il coraggio e il disinteressi.
Gli aggressori si sono coperti il volto e poi si sono dileguati. Come dei vigliacchi.
Stamattina mi sono tolto un peso e ho sporto denuncia all’arma dei carabinieri.
Le forze dell’ordine e la magistratura hanno i mezzi per identificarli: piazza San Marco è una dei luoghi più controllati del mondo.
Bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate. Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Una cosa di cui preoccuparsi seriamente.
Il fascismo è nato così, esattamente all’alba degli anni venti del secolo scorso. Voglio ringraziare i tanti e le tante che mi hanno chiamato per la solidarietà e per condannare questi fatti. Siamo di più di quelli che vogliono portare l’Italia indietro. E soprattutto Venezia che sta faticosamente rialzandosi in piedi dopo i fatti drammatici di più di un mese fa.
Una città magnifica e accogliente.
Che non sarà mai sporcata da quattro fascistelli che agiscono in branco e nell’anonimato.
Non passeranno mai.

Riteniamo che nascondersi il volto in un locale circondato da telecamere sia un gesto alquanto futile, ed auspichiamo che le Forze dell’Ordine facciano prontamente il loro lavoro e facciano la completa chiarezza sull’avvenuto.

Nel frattempo possiamo raccogliere la solidarietà dei compagni di partito

Di Possibile

E di Bersani

E della Rete Italiana Antifascista

Con molteplici ulteriori attestazioni di solidarietà in queste ore.

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