Agente FBI assassinato dopo aver denunciato per corruzione di Hillary Clinton
Un omicidio-suicidio che coinvolge un agente dell’FBI e sua moglie è stato collegato a un’indagine su Hillary Clinton e allo scandalo “Fast and Furious” da molti siti cospirazionisti.
Secondo questi siti, l’agente dell’FBI che ha denunciato per corruzione di Hillary Clinton è stato trovato morto.
La bufala
Il 18 giugno 2018, il sito, poco raccomandabile, Neon Nettle ha riferito che un agente dell’FBI è stato assassinato come parte di una cospirazione per coprire la corruzione di Hillary Clinton.
Un agente speciale dell’FBI doveva denunciare la Clinton e Obama per negligenza e corruzione nell’operazione “Fast and Furious“. Prima del giuramento in un tribunale federale statunitense è stato trovato morto nella sua casa.
Anche la moglie dell’ufficiale dell’FBI è stata trovata morta sul posto. La coppia sarebbe stata uccisa con l’arma dell’agente 52enne. L’agente speciale David Raynor ha “sparato due volte con la sua stessa arma”, secondo rapporti dei media locali. La tragica morte di Raynor arriva solo un giorno prima che doveva testimoniare davanti al Gran Giurì Federale degli Stati Uniti.
Le indagini
Tuttavia non c’è alcun mistero sul modo in cui Raynor è morto. Il tenente della polizia della contea di Anne Arundel, Ryan Frashure, ha riferito che gli ufficiali hanno visto Raynor rivolgere la pistola verso di lui. Era il 7 marzo 2018.
Nulla nelle indagini indica qualcosa di diverso da un suicidio. Quando la polizia ha intercettato Raynor, questi si è suicidato di fronte ai poliziotti.
Gli investigatori ritengono che Raynor abbia ucciso a colpi di arma da fuoco la moglie di 54 anni, Donna Fisher, a Crownsville, nel Maryland, prima di uccidersi.
La coppia stava affrontando un procedimento di divorzio e nella settimana in cui sono morti erano stati in tribunale per l’affidamento della loro figlia di 10 anni.
Secondo gli inquirenti, nessuna prova suggerisce che la morte di Raynor fosse in qualche modo collegata all’operazione Fast and Furious. Questo procedimento non ha nulla a che fare con il Dipartimento di Stato di Hillary Clinton. Coinvolge invece la divisione Phoenix dell’Ufficio USA di alcol, tabacco, armi da fuoco ed esplosivi (ATF), un’organizzazione interna del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ( DOJ).
L’articolo di Neon Nettle in cui si afferma che Raynor morì “il giorno prima che avrebbe dovuto testimoniare davanti al Gran Giurì Federale degli Stati Uniti”, in realtà contiene un link vecchio di otto mesi. Il link, inoltre, riguarda la morte di un detective di Baltimora, e non menziona David Raynor, l’FBI, Hillary Clinton, o “Fast and Furious”.
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