Accusano Chiara Nasti di divezzamento precoce per il figlio, lei la prende male: cosa dice l’OMS
Altro giro ed altra discussione per Chiara Nasti, accusata in questi giorni di divezzamento precoce per i suoi figli. La compagna del giocatore della Lazio, Mattia Zaccagni, ha fatto sapere pubblicamente di aver portato a termine lo step che prevede altro tipo di alimentazione per il figlio. Questo, nonostante non siano ancora trascorsi i sei mesi solitamente consigliati per la prima fase. Vediamo come si è sviluppata la discussione sui social, dopo altre polemiche di alcune settimane fa, senza dimenticare le uscite dell’OMS sul tema.
Discussione per Chiara Nasti di divezzamento precoce per il figlio: cosa ne pensa l’OMS
Andando per gradi, occorre premettere che tutto sia nato da un post pubblicato su Instagram dalla stessa Chiara Nasti. L’influencer, evidentemente sul consiglio del pediatra, è passata al divezzamento. Una donna ha risposto in modo secco: “A 4 mesi nonsi svezza. Punto. Non lo diciamo noi, ma l’OMS, il Ministero della Salut. I lattanti a 4 mesi non sono pronti. Siamo nel 2023 è se vuoi puoi informarti. Oppure scegliere di rimanere mentalmente ferma a 50 anni fa. Te lo ha detto il pediatra? Beh amore semplicemente hai un pediatra non aggiornato. Sai che il pediatra è obbligato a seguire le direttive OMS? Sai che potresti segnalarlo? Ma dopotutto, da una che in macchina tiene il figlio in braccio e non legato nell’ovetto, cosa ci si può aspettare?“.
Non l’ha presa bene Chiara Nasti, che poco dopo ha replicato in modo altrettanto deciso: “Ma che vuoi? Chi ti conosce? Ma chi sei? Il mio pediatra è il migliore. Brava vai a segnalarmi all’OMS, ‘amore’ chiamaci la tua mamma“. A prescindere dal personaggio che fa sempre discutere e dalle scelte di Chiara Nasti, cosa dice l’OMS sul divezzamento?
Effettivamente il Ministero della Salute ha dedicato una pagina specifica al tema, dedicando un trafiletto anche alla presa di posizione dell’OMS. In particolare, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento al seno esclusivo per i primi 6 mesi di vita, con apposito documento datato 2008. Il presupposto, per Chiara Nasti e per tutte le altre mamme, è che ogni caso debba essere analizzato nella sua specificità.
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