Accusa danni da terza dose, ma era una foto di un danno da radiazioni
Accusa danni da terza dose, ma era una foto di un danno da radiazioni: la tragicomica denuncia di un post twitter evidentemente parodico, ma che si insinua in un ricco filone.
Quello dei novax che spergiurano di avere almeno un cugino/zio/amico/fidanzato/compagno di ambo i sessi vaccinato e defunto o con grotteschi effetti collaterali. Portando il numero di “cugini con complicazioni” a superare il numero degli abitanti del paese in cui vivono.
Censuriamo la foto perché contiene una lesione cruda e graficamente impressionante. E del tutto irrilevante rispetto ai vaccini.
Accusa danni da terza dose, ma era una foto di un danno da radiazioni
L’utente in evidente vena di “zingarate” ha infatti scaricato una foto dal portale dell’Istituto Nazionale di Sanità Statunitense (attenzione, immagini crude), a sua volta presa dall’archivio di Jean-Marc Cosset, Institut Curie, Paris, France.
Foto che raffigura gli effetti dell’esposizione massiccia di radiazioni su una coscia umana, con conseguente vulnerazione, necrosi, ulcerazione ed eritema.
Scherzare col pubblico novax è una cosa pericolosa: come dimostrano le segnalazioni ricevute, pochi si sono chiesti perché effettuare un’iniezione sulla coscia.
Parliamo del resto di un pubblico incline a teorie e credenze più assurde sui vaccini. Se hai creduto che i vaccini contengono polipi alieni dalle cattive intenzioni che rivolgono gesti volgari e bullismo ai ricercatori indipendenti coi loro tentacolini puoi credere a ogni cosa.
Puoi credere che la Fibra Ottica diffonda la variante Delta, ma puoi anche credere che i vaccini contengano il Bluetooth e sistemi per tracciare i vaccinati con appositi tablet detenuti dai Poteri Forti.
Non esiste limite alle bizzarre teorie a cui abbiamo visto i novax credere, da Putin che scatena la guerra in Ucraina per sconfiggere i vaccini fino alla teoria per cui la vaccinazione renderà lo sperma dei novax amato e ricercato in tutto il mondo e i novax stessi degli amatori cercati da donne insaziabili per ripopolare la stirpe umana.
Un pubblico poco incline a riconoscere una burla. Molto incline a viralizzarla senza farsi domande.
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