ACCHIAPPALIKE E NESSUNA FONTE “Appena acquistato un tel s8 da 900 €. Fuggono dalla guerra. Poveri ragazzi”
Non si arresta, in questi giorni, un post di un utente che ha ben pensato di pubblicare un’immagine qualunque attribuendo una descrizione qualunque per attirare, secondo una sommatoria che fa invidia al più becero post puccioso di kaffè e buongiornissimo, un qualunquismo insormontabile quanto scontato.
Appena acquistato un tel s8 da 900 €.
Fuggono dalla guerra.
Poveri ragazzi
Le quasi 30.000 condivisioni sono un problema serio e preoccupante. L’utente – consapevole di mentire spudoratamente anche a se stesso – gioca sull’immediata e facile correlazione tra migranti/stranieri/africani/extracomunitari/invasori e possesso di uno smartphone.
Ciò che occhi umani e svegli vedono, invece, è una semplice foto di quattro ragazzi in prossimità di uno sportello clienti di un centro Vodafone. La didascalia sostiene che siano intenti ad acquistare un telefono, ma non riporta fonti né riscontri. Lo dice, senza basi. Quante cose si possono fare allo sportello clienti di un operatore di telefonia? Tante. Chiedere informazioni, acquistare una ricarica, sottoscrivere un abbonamento, richiedere assistenza e sì, anche acquistare un telefono. Anche. Non solamente.
È una storia che si ripete: in passato avevamo affrontato lo stesso fenomeno per due foto di ragazzi di nazionalità africana fotografati di fronte a una macchinetta per videopoker. Stesso discorso: una foto, una didascalia, nessun fondamento e un crescendo di condivisioni e commenti violenti.
Una foto con didascalia non è un’informazione, ma è una verità dura da accettare. Nessuno è a conoscenza di cosa facessero i 4 ragazzi a uno sportello Vodafone, eppure si è pronti a credere all’ennesima deiezione social.
L’utente aveva bisogno di like e condivisioni e sapeva su chi contare. 30.000 condivisioni. Sì, è preoccupante e porta il lezzo dell’alito di un coprofago vorace.
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