ACCHIAPPALIKE Maltratta un cane, condividete per individuarlo e denunciarlo – Bufale.net


Mi ricordavo di questa foto, l’avevo commentata in una discussione su Facebook spiegando che la pagina che l’aveva pubblicata lo faceva solo ed esclusivamente per generare condivisioni (potete immaginare che risposte mi sono cadute addosso).
La foto è stata pubblicata da una pagina Facebook il 23 marzo 2013, più di un anno fa, con il seguente testo:

Non voglio i “mi piace”.
Voglio che condividete affinché qualcuno possa riconoscere questo pezzo di merda e denunciarlo.
Facciamolo in tanti.

Un invito alla condivisione, ma qualche informazione in merito? Da dove ha preso la foto? Niente di niente, solo “condividete” per denunciare questo ragazzo che ha maltrattato questo povero cane. Peccato che nessuno in Italia può denunciarlo.
Il fatto, infatti, è accaduto in Cile, e neanche nel 2013, ma addirittura nel 2011. Lo scandalo iniziò nel 2012 quando trovarono nell’account  Facebook di Patrick Millar, il colpevole del fatto,  le foto in questione. Vi dirò di più: Patrick Millar, nel 2012, era “cadetto” dei carabinieri cileni.
Leggiamo la storia dal sito TERRA.cl:

In seguito alla polemica generata attraverso i Social Network dalla fotografia di un uomo che strozzava un cane, i carabinieri hanno confermato che si tratta di un giovane aspirante a diventare agente delle forze dell’ordine, assicurando l’istituzione di un in procedimento amministrativo per chiarire i fatti.
“Quando siamo venuti a conoscenza del fatto, immediatamente, secondo il nostro regolamento, abbiamo disposto un’indagine amministrativa per determinare le circostanze e le cause di come si sono svolti i fatti e come si vedono nella fotografia”, ha spiegato a TERRA.cl il comandante Luis Mellado…
[…]
In ogni caso, il comandante ha chiarito che la fotografia è stata pubblicata in rete a dicembre 2011, mentre “l’ingresso per diventare carabiniere avvene nel giugno 2012, ossia, quando era un civile”.

È inutile che condividiate certe foto, purtroppo buona parte di queste servono a far condividere e far conoscere le pagine Facebook. Giocano sulla vostra sensibilità e rabbia di fronte a certi avvenimenti.

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