Ci segnalano un articolo pubblicato su 24orenotizie.com (qui l’articolo su archive.is):
Già negli ultimi anni il rincaro che hanno ricevuto le sigarette è stato gradualmente molto elevato, ma quanto si sta ipotizzando di fare potrebbe portarne il costo ad un prezzo ancora più elevato. Attualmente si sta ragionando su come muoversi per quanto concerne la manovra correttiva che il governo italiano dovrà presentare entro aprile, e tra le ipotesi emerse vi è quella di aumentare di ulteriori 10 o 20 centesimi il costo dei pacchetti di sigarette, di cui lo Stato detiene il monopolio. Lucrando sul vizio del fumo, secondo gli esperti sarebbe possibile ottenere anche 200 milioni di euro.
Se si va a considerare il prezzo delle sigarette di una decina di anni fa con quello di oggi, ci si rende conto di come anche l’aggiunta di 10 o 20 centesimi in più rispetto ai costi di una volta sono un qualcosa di molto considerevole.
Questa nuova possibile decisione potrebbe quindi indurre i fumatori a consumare meno sigarette, oppure di sceglierne di meno costose. Molti fumatori però, anche quando non sono in una condizione economica agiata, non rinunceranno mai ad esse, neanche riducendone il consumo. Questo evidentemente il governo lo sa, e proprio per tale ragione è consapevole che un eventuale aumento ulteriore del prezzo possa portare fondi ulteriori alle casse dello Stato, il che si traduce in un modo come un altro per ottenere nuovo denaro da parte dei cittadini.
I non fumatori, davanti a questa possibile decisione del governo italiano potrebbero restare indifferenti, oppure esserne felici perché il fumo è un vizio che giudicano non solo inutile, ma giustamente anche dannoso. Di parere del tutto opposto sono ovviamente i fumatori, specialmente quelli incalliti, cioè con un vizio molto alto, che farebbero molta fatica a smettere o a ridurne l’utilizzo giornaliero.
Al momento però stiamo parlando di una ipotesi, che tuttavia ha valide ragioni di poter essere considerata preoccupante, visto che un possibile aumento del prezzo è del tutto legittimo, come previsto dal decreto legislativo 188 del 2014 che regola il riordino delle accise relative ai tabacchi. Possiamo quindi soltanto aspettare di saperne di più sull’argomento, nel momento in cui emergeranno delle novità a riguardo.
Partendo dalla base non stiamo parlando di una testata ufficiale, seppur lo slogan sia Notizie italiane dell’ultima ora. Dal titolo sensazionalistico si passa alla deliberata ammissione di parlare di ipotesi su una notizia che tuttavia ha valide ragioni di poter essere considerata preoccupante, visto che un possibile aumento del prezzo è del tutto legittimo. Dunque l’autore dell’articolo si lascia andare in previsioni fondate sul decreto legislativo n. 188 del 15 dicembre 2014. Per tutto il resto, l’articolo è riempito con considerazioni sulla differenza di reazione tra fumatori e non fumatori, senza fonti certe che diano credito al titolo scelto.
Per questo possiamo parlare di acchiappaclick. Il titolo è ingiustificato, perché la notizia non riporta dati, ma si chiude con:
Possiamo quindi soltanto aspettare di saperne di più sull’argomento, nel momento in cui emergeranno delle novità a riguardo.
Si riporta, dunque, un nulla di fatto.
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