Le Camere dell’Eco hanno uno strano rapporto con l’informazione ufficiale.
Da un lato, come parte del loro gimmick pubblicitario, si pongono in antagonismo diretto con la stampa, descrivendosi come latrici di cose che i giornali non dicono e seminando volutamente un clima di sospetto verso l’Informazione. Dall’altro lato, la sfruttano deformandone le notizie oltremodo per avere argomenti viralizzabili
Ciò accade col portale last-webz ed il seguente articolo che stiamo esaminando:
Ottime notizie per chi ha multe o cartelle non pagate relativi a bollo auto arretrato. Le porta il decreto fiscale convertito in legge n. 225/2016 (pubblicata in GU n. 282/2016) che estende a tali debiti la nuova sanatoria riguardante i ruoli dal 2000 al 2016,
I bolli che possono essere sanati, nonostante la competenza sia regionale, sono quelli pendenti su tutto il territorio nazionale. Infatti – spiega il portale StudioCataldi.it – la giurisprudenza ha più volte avuto modo di chiarire che tale tassa ha natura erariale.
Nella versione definitiva del decreto fiscale non si fa alcun cenno ai ruoli e quindi a nulla importa il fatto che tale regione abbia proceduto, per un certo periodo di tempo, alla riscossione mediante ingiunzione fiscale. In ogni caso occorre precisare che, ovviamente, la rottamazione non riguarda la sorte capitale, ma solo le sanzioni e gli interessi di mora. Andranno comunque pagati anche gli interessi affidati ad Equitalia, il costo di notifica della cartella di pagamento e l’aggio sulle somme da versare.
Per le multe vale un regime parzialmente diverso: non trattandosi di tributi ma di sanzioni, non sono abbonati sia gli interessi che le sanzioni come previsto in generale dal decreto fiscale ma solo gli interessi, comprensivi delle maggiorazioni applicate ai sensi dell’articolo 27 della legge numero 689/1981.
Nella rottamazione, peraltro, rientrano tutti i bolli e tutte le multe la cui riscossione sia stata avviata sino alla fine del 2016, comprensivi di quelli che entro tale data sono solo stati affidati ad Equitalia. Di conseguenza, può accadere che alcuni debiti nonostante l’affidamento entro la fine dell’anno non siano nel medesimo termine notificati mediante cartelle di pagamento ai soggetti interessati. In tal caso, l’Agente della riscossione è chiamato a informare l’interessato per posta ordinaria entro la fine del prossimo febbraio della possibilità di aderire alla sanatoria.
La domanda di adesione alla sanatoria di bolli e multe va presentata entro il 31 marzo 2017 prelevando dal sito di Equitalia l’apposito modello. Una volta che l’ha ricevuta, l’agente della riscossione provvede all’invio al debitore di un’elencazione delle rate da pagare (al massimo 5) e del loro ammontare, considerando che il 70% va corrisposto entro il 2017. Occorre essere molto precisi, poiché ogni ritardo comporta la decadenza della sanatoria. Si segnala che la sanatoria può riguardare anche solo una delle eventuali diverse partite contenute nel medesimo atto di affidamento e che essa ha a oggetto la definizione agevolata non solo dei ruoli relativi ai bolli e alle multe ma di quasi tutti ruoli di Equitalia (esclusi solo alcuni espressamente elencati dalla legge come quelli relativi ai dazi, alle accise e all’Iva all’importazione o quelli relativi alle somme da recupero di aiuti di Stato).
Fonte:IlMattino – Studiocataldi.it
Da un lato, abbiamo un titolo che incita ed invita, apertamente e direttamente, a evadere il pagamento del bollo auto e delle multe inventando una inesistente “sanatoria totale”.
Dall’altro, nel corpo dell’articolo, abbiamo un riassuntino che ripetutamente indica le fonti citate (Studio Cataldi e Il Mattino) dove, leggendo con attenzione, si comprende che la sanatoria riguarda sanzioni ed interessi (e per le multe solamente gli interessi) e non la sorte capitale, e solo per i ruoli compresi dal 2000 al 2016.
Spiegammo approfonditamente il fenomeno in questo articolo, nell’occasione raccomandando, in ricezione della raccomandata di Equitalia sulla presenza di pendenze pregresse, di contattare un patronato o un commercialista per dirimere altri dubbi, ed anche allora pervenimmo alla conclusione che, ovviamente, cessare di pagare ora multe e bollo è un gravissmo errore.
Ed anche il non pagare le pendenze pregresse non è consentito: si può aderire alla rottamazione, pagando la sola sorte capitale o comunque un ammontare molto inferiore alle somme dovute in cartella, oppure si può pagare la propria pendenza per intero.
Non si può, come insinuato nel titolo, non pagare più multe e bollo auto.
Cosa che il viralizzatore sa bene, e lo scrive nel testo del suo articolo. Sapendo anche che i condivisori leggeranno solo l’anteprima acchiappaclick, che contiene ben altra indicazione e, se dovessero seguire il consiglio del tutto erroneo in essa contenuto, darebbero la colpa alle fonti citate, anche se la loro citazione non riguarda in alcun modo l’anteprima fornita.
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