ACCHIAPPACLICK Grave incidente alla centrale nucleare di Krško in Slovenia, a soli 100 km dal confine Italiano. Ma i Tg non ci dicono niente… – bufale.net
Un particolare ed insidioso tipo di bufala è la clickbait: un titolone sparato legato ad un testo del tutto inattinente e, se talvolta parzialmente vero, il più delle volte basato su avvenimenti cuciti a stento al titolone ed artatamente reinterpretati per creare una vera e propria bufala.
Si conta sostanzialmente sul fatto, ben noto ai vertici di Facebook, che l’utente medio “non legga ma guardi le figure”, ovvero si contenti di osservare un’immagine scandalosa a base di cerchietti rossi, testi con le parole chiave giuste (“grave”, “nucleare”, “i TG non dicono”, “stadio”) e cliccare compulsivamente condividi con l’istinto pavloviano del cane che sbava ed abbaia quando gli viene agitato davanti lo scatolone dei croccantini.
Passiamo ora a leggere l’articolo di zapping 2015, il cui titolo completo (che non abbiamo riportato per esteso perché eccedente il campo oggetto di ogni buon blog, ma volutamente lungo per i canoni descritti sopra) è Grave incidente alla centrale nucleare di Krško in Slovenia, a soli 100 km dal confine Italiano. Ma i Tg non ci dicono niente …per loro l’unica minaccia all’ambiente è ora lo stadio di Roma…!
Come vedete, nel titolo c’è tutto quello che abbiamo detto… ma nel testo?
La centrale è stata connessa alla rete il 2 ottobre 1981, entrando in operatività il 15 gennaio 1983. È dotata di un reattore ad acqua pressurizzata Westinghouse di costruzione canadese da 696 MW elettrici netti contenente 48,7 tonnellate di combustibile a base di ossido d’uranio.
Da sempre la centrale nucleare di Krško sta al centro di interrogazioni e manifestazioni di protesta da parte di numerose associazioni ambientaliste. Nel 1993 si chiese di adeguare l’impianto alle normative dell’Unione Europea. I generatori di vapore Westinghouse pare abbiano tutti lo stesso problema: perdite con fuoriuscita di radionuclidi dispersi nell’atmosfera. La centrale di Krško sorge su di una faglia ed è dunque zona sismica. Ne parlammo qui dopo un terremoto nella zona.
Se si verificasse un incidente della portata di quello di Chernobil le persone coinvolte sarebbero circa 30 milioni, di cui 5 milioni a rischio di vita. Indicativamente, le zone maggiormente coinvolte dal fall-out radioattivo sarebbero, oltre a Slovenia e Croazia, il Triveneto in particolare e in generale l’Italia centro-settentrionale.
Nella mattina del 16 febbraio alle ore 8e30 la centrale nucleare di Krsko si è automaticamente fermata perché il sistema di sicurezza ha evidenziato un problema alla ventilazione delle pompe dell’acqua verso il reattore. Le autorità non segnalano fuoriuscite di materiale radioattivo.
“Già il 4 giugno 2008 una perdita nel sistema di refrigerazione primario del reattore ha fatto scattare un allarme internazionale ed attivare la procedura di spegnimento dell’impianto ma non è stata riscontrata alcuna fuga radioattiva nell’ambiente circostante e l’evento è stato classificato a livello 0 (deviazione non significativa per la sicurezza) nella scala INES dell’IAEA. Secondo l’agenzia di controllo nucleare slovena, non vi è stato rilascio di materiale radioattivo nell’ambiente ammettendo comunque che si è verificato ciò che nessuno si aspetta. Sempre secondo l’agenzia per l’energia nucleare slovena l’evento non ha influenzato i lavoratori, la popolazione vicina o l’ambiente. Le autorità slovene hanno inizialmente fatto passare l’incidente per una esercitazione e solo alcune ore dopo in seguito a domande di chiarimenti da parte delle autorità austriache hanno avvisato le istituzioni internazionali, compresa l’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) e l’ECURIE. L’Unione europea ha quindi notificato (tramite ECURIE) gli altri Stati membri dell’UE e diverse agenzie di stampa di tutto il mondo hanno poi riferito dell’incidente”. da Wikipedia.
In caso di emergenza ambientale da fuoriuscita di materiale radioattivo la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, Esercito e Marina dovrebbero tempestivamente rilevare il livello di contaminazione e convogliare la popolazione verso i centri di decontaminazione, oltre che evacuarla lontano dalle zone di rischio. Tute NBC, maschere antigas con filtri appositi, rilevatori di radiazioni, contatori geiger dovrebbero essere alla portata di tutti i centri di raccolta. L’emergenza nucleare, evidentemente, è un’evenienza da prendere in seria considerazione, data la oramai prossima messa fuori uso per anzianità, della maggior parte delle centrali nucleari in Europa.
Nel frattempo proprio ieri 16 febbraio 2017 la centrale nucleare di Leibstadt, Svizzera può essere riattivata. L’impianto era fermo da circa sei mesi per problemi tecnici, le cause del disguido. La riattivazione della centrale ha suscitato critiche da parte del Land tedesco del Baden-Württemberg e austriaco del Vorarlberg, che hanno recentemente chiesto chiarezza sulle cause del problema tecnico.
L’impianto era stato disattivato il 2 agosto del 2016 per la revisione annuale. Durante la perizia erano stati rilevati segni di ossidazione su 47 dei 648 elementi combustibili che costituiscono il cuore del reattore. WWF, Greenpeace, Pro Natura, PS e Verdi – hanno chiesto trasparenza. In una nota Greenpeace parla di “una decisione che va contro il buon senso e i principi dell’IFSN e di una sperimentazione pericolosa contraria a tutte le regole di sicurezza”. L’organizzazione sottolinea che 16’000 persone hanno firmato una petizione sostenuta dalle 19 associazioni che chiede di mantenere Leibstadt disattivata. Qui un interessante articolo di Lifegate.
Il testo è l’equivalente bufalaro del temino del ragazzo poco ligio agli studi che, incapace di redigere un testo secondo la traccia fornita, riempie le quattro cartelle richieste di robaccia inattinente per coprire le proprie mancanze.
Iniziamo a smontare il “titolone” con quello che lo stesso testo ci fornisce:
Grave incidente alla centrale nucleare
Ma quale grave incidente?
Semplicemente, come vedremo nel punto successivo di questa esposizione, i sistemi automatici di sicurezza della centrale stessa, sottoposta a manutenzione approfondita ogni 18 mesi e manutenzione ordinaria ed automatica per tutta la sua vita hanno rilevato una leggera anomalia che ha richiesto un blocco temporaneo per la correzione.
Ma i TG non ci dicono niente!!!
Ma se è proprio dalla Reuters, principale agenzia di stampa, che abbiamo saputo ogni dettaglio e che
“Diagnostics on the impairment of the valve is under way, the impairment is expected to be corrected today. Based on the information we have at present we expect the plant will be restarted tomorrow,” it said, adding there had been no impact on the environment.
“La diagnostica del problema è in corso, il problema sarà corretto nella giornata di oggi (NdTraduttore: che era ieri). Basandoci sulle informazioni che abbiamo riteniamo già possibile riattivare la centrale domani”, ha detto, aggiungendo che non ci saranno conseguenze ambientali.
The plant is stable and all security systems operated well, spokeswoman Ida Novak Jerele told Reuters.
L’impianto è stabile e tutti i sistemi di sicurezza hanno operato perfettamente, ha detto la portavoce Ida Novak alla Reuters
Sottolineamo il non ci saranno conseguenze ambientali.
Per loro l’unica minaccia all’ambiente è lo stadio di Roma!!!!
Esiste una running gag nella famosa serie a cartoni animati South Park, basata su un piccolo elemento sovrannaturale.
Kenny, il bambino povero della gang di quattro protagonisti, è infatti condannato da una antica e curiosa maledizione a “morire” per incidenti gravi quanto ridicoli ad ogni episodio, salvo poi tornare in vita come unica persona a conservare memoria delle sue grottesche avventure, per l’incredulità degli amichetti quando cerca di narrare la sua maledizione.
Ogni volta che il piccolo Kenny viene coinvolto in uno di questi incredibili incidenti i ragazzini urlano in coro le stesse frasi:
“Oh mio dio, hanno ucciso kenny!”
“Luridi bastardi!”
In un episodio particolare una quinta ragazzina assiste alla tragedia, e, notando che (come al solito) Kenny è morto per l’ennesimo caso fortuito chiede perplessa
“Ma il vostro amico è morto per un incidente! Di chi state parlando?”
Ed i ragazzi rispondono
“Ma di loro!”
“Loro chi?”
“I luridi bastardi!!!!”
Il meccanismo di questa clickbait è lo stesso: abbiamo una tragedia inesistente, buttata sul tavolo (con l’effetto collaterale non da poco di suscitare allarme inutile sulla popolazione, prova è il numero di segnalazioni che ci ha costretto ad intervenire) allo scopo di postulare che dei non meglio precisati “Luridi bastardi” abbiano occultato un grave disastro (che non esiste) per una non meglio precisata agenda politica, creando un asse Roma-CentroEuropa-Nucleare.
Eh, ma in Svizzera c’è una centrale nucleare antichissima
Ma avete letto l’articolo di Lifegate indicato nell’articolo?
Anche qui, clickbait nella clickbait, si parla solo del referendum popolare, che peraltro ha sancito la possibilità di continuare con le operazioni di gestione dell’energia nucleare in sede.
E peraltro, questa parte rende l’articolo un assoluto non sequitur, trasformando il testo in un grottesco “C’è stata un tragedia nucleare che ci nascondono, anzi no, ma siccome il nucleare esiste allora si pubblia lo stesso”.
Si conferma quindi la diagnosi iniziale: allarmismo, bufala e clickbait, tutti riuniti in un solo pacchetto.
EDIT: A conferma di quanto detto, ci viene inoltrato un comunicato della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Udine, 17 febbraio – Il blocco automatico della Centrale termonucleare di Krško, verificatosi ieri, non desta alcuna preoccupazione. Lo ha affermato l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA FVG) che si è attivata non appena avuto notizia dell’accaduto.
Tramite l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), l’ARPA ha interpellato l’Autorità slovena che ha confermato “un malfunzionamento in uno dei componenti del sistema di controllo della pompa di alimentazione dei generatori di vapore della Centrale, che ha determinato un afflusso insufficiente di acqua ai generatori stessi. Come previsto dal sistema di protezione dell’impianto in tali circostanze il reattore è stato arrestato automaticamente. Non è stato necessario attivare alcuna risposta di emergenza, né vi sono stati rilasci in ambiente. Il componente all’origine del malfunzionamento (un convertitore del segnale analogico del sistema di controllo in pressione per l’azionamento delle valvole di regolazione della portata) è stato sostituito. Si prevede il riavvio dell’impianto nella giornata di oggi. Questo è il primo arresto automatico che si verifica dal 2013”.
I normali monitoraggi svolti dall’ARPA questa mattina sul particolato atmosferico, prelevato in continuo nelle ultime 24 ore e sull’irraggiamento in aria, confermano l’assenza di valori diversi da quelli di fondo. Nonostante ciò l’ARPA manterrà alta l’attenzione ed effettuerà se necessario le misurazioni e i controlli più opportuni.
Riteniamo sia la migliore risposta ai seminatori di paura che, nonostante la nostra puntuale analisi, si sono affrettati ad asserire che “il disastro c’è stato”.
Secondo tale logica, infatti, ogni volta che l’allarme antifurto di un’automobile suona, sventando quindi il furto, il proprietario della vettura non rubata avrebbe diritto di millantare l’avvenuto furto e riscuotere soldi dall’assicurazione, ed ogni volta che il salvavita in un appartamento scatta interrompendo la corrente quando un bambino inserisce un pezzetto di metallo per gioco in una presa, bisognerebbe titolare su tutti i giornali nazionali che vi è stata una gran tragedia ed un bambino ha rischiato gravemente la vita.
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