Ci segnalano questa notizia dal titolo shock, targata Riscatto Nazionale e che si apre con uno screenshot catturato dall’articolo originale di Repubblica.it, quest’ultimo datato 17 Giugno 2016.
La notizia di Riscatto Nazionale si apre così:
Monsignor Martino, responsabile ufficio Migrante$ della diocesi di Genova, esplicita la posizione della Chiesa ” a lungo termine la sfida che ci proponiamo è di cercare di inserire i migranti all’interno di cooperative agricole con il duplice obiettivo di ripopolare paesi dell’entroterra e di invogliare questi ragazzi a tornare a fare lavori che gli italiani non vogliono più fare“.
In seguito riporta le parole di monsignor Martino, definendole deliranti:
“Inserire gli immigrati nelle parrocchie può portare almeno 4 vantaggi. Primo: aiuta a creare reti di relazioni personali. Secondo: dopo un primo periodo, necessario per tutti gli accertamenti, è inutile continuare ad ospitare i profughi già identificati in strutture che offrono servizi di cui i migranti non hanno più bisogno. Terzo: ridurre i costi di gestione comporterebbe un migliore investimento di denaro pubblico e migliori possibilità di inserimento socio lavorativo per i richiedenti asilo. Quarto: si potrebbe garantire ai migranti possibilità di borse-lavoro e reti di protezione per evitare che questi possano cadere nella clandestinità e quindi possano diventare preda della malavita”. Ad affermarlo monsignor Giacomo Martino, responsabile dell’ufficio Migrantes della diocesi di Genova che illustra i dettagli sui quali si sta lavorando per dare attuazione a quanto chiesto da Papa Francesco e dallo stesso cardinale Angelo Bagnasco. I responsabili della diocesi stanno inoltre studiando la possibilità di realizzare per i migranti percorsi di inserimento ed opportunità di lavoro cercando soluzioni che non mettano in contrapposizione italiani e migranti sul versante occupazionale e sull’accesso alle risorse pubbliche visto il perdurare della crisi economica che continua a costringere numerose famiglie genovesi a grandi sacrifici. “La sfida che ci proponiamo a lungo termine – ha spiegato – è quella di cercare di inserire i ragazzi migranti all’interno di cooperative agricole con il duplice obiettivo di ripopolare paesi dell’entroterra, ormai in stato di abbandono, e invogliare questi ragazzi a tornare a fare lavori che gli italiani non vogliono più fare”
Parole vere che compaiono sia su Repubblica e sia, soprattutto, su SIR (Servizio Informazione Religiosa), una sorta di Ansa della Conferenza Episcopale Italiana e citata come fonte, regolarmente. No, non è tutto.
Resistenza Nazionale chiude la citazione con un commento che recita così:
Come altro possiamo definirli, se non criminali? Noi sappiamo a cosa gli servono questi ‘ragazzi’.
Alla fine di tutto l’articolo viene citata un’altra fonte: voxnews .
Su voxnews troviamo lo stesso screenshot del titolo di Repubblica e lo stesso testo riportato da Resistenza Nazionale:
Monsignor Martino, responsabile ufficio Migrante$ della diocesi di Genova, esplicita la posizione della Chiesa ” a lungo termine la sfida che ci proponiamo è di cercare di inserire i migranti all’interno di cooperative agricole con il duplice obiettivo di ripopolare paesi dell’entroterra e di invogliare questi ragazzi a tornare a fare lavori che gli italiani non vogliono più fare“.
Come altro possiamo definirli, se non criminali? Noi sappiamo a cosa gli servono questi ‘ragazzi’.
Ecco no, non sappiamo a cosa servirebbero questi virgolettati ragazzi. Non sappiamo nemmeno in quale riga il monsignor Martino abbia pronunciato la frase “i profughi africani servono per sostituire i ragazzi italiani”. Lo troviamo solo nel titolo sensazionalistico di Resistenza Nazionale. Sarà un caso se Resistenza Nazionale e Voxnews compaiono come siti clickbait nella nostra blacklist?
Dunque: le dichiarazioni di monsignor Martino sono vere. È spudoratamente falsa, invece, l’affermazione “i profughi africani servono per sostituire i ragazzi italiani”. Per concludere, Riscatto Nazionale pare ignorare il significato dell’affermazione – da loro stessi riportata – di monsignor Martino:
I responsabili della diocesi stanno inoltre studiando la possibilità di realizzare per i migranti percorsi di inserimento ed opportunità di lavoro cercando soluzioni che non mettano in contrapposizione italiani e migranti sul versante occupazionale e sull’accesso alle risorse pubbliche
Parliamo dunque di titoli acchiappaclick e totalmente fuorvianti, estranei alla realtà. Contraddizioni di un’informazione che non può e non deve esistere.
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