Ciò che Interagisco.net definisce “buonista” nel suo articolo dell’8 luglio 2018, è in realtà una donna mossa da uno spirito caritatevole, con la volontà di aiutare il prossimo a prescindere dal paese di provenienza. Nel riportare la notizia, sia il sito segnalato che la fonte citata – Daily Best – usano l’immagine di un uomo di colore imboccato da una donna caucasica:
Il testo riporta:
Invita a pranzo il migrante che le chiede l’elemosina, lui la rapina. Le aveva chiesto soldi, e lei, impietosita, lo ha invitato al suo tavolo per il pranzo. Al momento di pagare si è accorta che il migrante le aveva rubato portafogli e cellulare. Non deve essere una tipa molto sveglia.
Non si è data per vinta e ha cercato di rintracciarlo chiamando il suo numero, per sentirsi fare un richiesta di prestazione sessuale in cambio degli oggetti rubati.
Al rifiuto l’immigrato, senza fissa dimora, ha accettato lo scambio per 100 euro, ma al momento di pagare, ieri sera vicino alla stazione di Rimini, la vittima si è presentata con la Polizia. Ora il migrante deve rispondere di tentata estorsione e furto aggravato.
La strategia disperata di chi chiede elemosina di like e condivisioni sul web è ben in evidenza, e in questo caso gli autori vestono i panni della signora: imboccano odio ai lettori, felici di ricevere un piatto succulento di disprezzo e fiele. Lo fanno col titolo, lo fanno con il testo. Questo è il motivo essenziale per cui parliamo di acchiappaclick, perché l’intento di questi siti non è certo fare informazione.
La notizia è del luglio 2016.
Come riportava l’agenzia Ansa il 6 luglio 2016, un 30enne romeno aveva avvicinato la donna per chiederle l’elemosina, ma ella aveva preferito offrirgli il pranzo. Approfittando di un suo momento di distrazione, l’uomo ha afferrato portafoglio e telefono ed è scappato. La donna è riuscita a rintracciarlo chiamando sul proprio numero. L’uomo le ha chiesto una prestazione sessuale in cambio della restituzione dei suoi beni, con l’unica alternativa di una somma di 100 euro.
La donna ha finto di accettare e si è recata sul luogo concordato, ma come riporta Newsrimini.it era controllata a vista dagli agenti in borghese. Il ladro ha dunque tentato la fuga, ma è stato subito fermato. L’arresto è scattato per tentata estorsione e furto aggravato, e su di lui pendeva già un divieto di dimora a Rimini.
Parliamo di precisazioni, dunque, perché riportare oggi una notizia del 2016 è necessario solo agli autori per dissotterrare vecchi fatti di cronaca utili a un pubblico di condivisori compulsivi. Un fatto già grave di suo, in questo caso, viene guarnito con elementi che fanno gola a un certo tipo di pubblico, come la parola buonista e la foto di un uomo di colore, nonostante il ladro fosse originario della Romania. Una signora disposta ad aiutare il prossimo viene definita poco sveglia per foraggiare ancora di più quella separazione tra buonisti e non, colorando di politica uno spiacevole episodio, con una certa insistenza infantile.
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