Ci segnalano un articolo pubblicato il 5 aprile 2018 su Italiani per la patria:
Grosseto, 4 aprile 2018 – Visite odontoiatriche gratuite per i richiedenti asilo. Accadrà fra due giorni a Grosseto dove partirà un percorso pilota di odontoiatria sociale rivolto alle comunità ospitate nei centri di accoglienza cittadini. Lo rende noto con un comunicato l’Azienda sanitaria locale Toscana Sud Est. Il progetto, spiega l’Asl, si occupa prevalentemente di prevenzione e cura dell’igiene orale attraverso una valutazione odontoiatrica sullo stato di salute dei richiedenti asilo. Nella nota viene sottolineato che le comunità di migranti sono composte prevalentemente da giovani in buona salute, ma che sempre più spesso presentano problemi odontoiatrici sia a causa di un’alimentazione non corretta, sia per mancanza nel loro paese di origine di attenzione alla cura di bocca e denti e scarsa prevenzione.
L’obiettivo del progetto è individuare in tempo utile le patologie odontoiatriche per poter indirizzare tempestivamente i pazienti alla programmazione ambulatoriale, evitando che le patologie si aggravino fino al punto di necessitare un accesso in urgenza al pronto soccorso. Il progetto dell’Asl Toscana Sud Est è nato su impulso della Regione Toscana che ha destinato 2 milioni a un progetto più ampio a livello di area vasta sulla medicina di iniziativa.
LA POLEMICA – “Chiediamo che la Regione Toscana faccia chiarezza sull’utilizzo da parte della Asl Toscana sud est di denaro pubblico per la salute odontoiatrica dei richiedenti asilo ospiti nei centri di accoglienza di Grosseto. Non si possono usare i soldi dei contribuenti toscani per gli immigrati prima di aver fatto fronte all’emergenza sanitaria e sociale causata dai pesanti tagli operati dalla sinistra”, attaccano, in una nota, gli esponenti di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, consigliere regionale uscente e neoparlamentare, e Paolo Marcheschi, prossimo capogruppo nell’Assemblea toscana, annunciando un’interrogazione in merito.
“Le cooperative che accolgono gli immigrati guadagnano ogni giorno una cifra di almeno 35 euro al giorno per ogni persona – sottolineano Donzelli e Marcheschi – e non si capisce il motivo per il quale la Asl debba stanziare ulteriori risorse per far fronte alle loro esigenze”. Per Donzelli e Marcheschi, “quello degli immigrati, come più volte denunciato da Fratelli d”Italia, è un business senza fine contro il quale continueremo a batterci senza sosta: le istituzioni pensino ad aiutare le tante famiglie italiane costrette a vivere in condizioni di indigenza”.
Italiani per la patria ha fatto un copia-incolla da un articolo pubblicato il 4 aprile da La Nazione e tratta principalmente le polemiche esplose dopo un comunicato della USL Toscana Sud Est:
È bene prestare attenzione all’incipit del comunicato: «L’Azienda Asl Toscana sud est continua a investire sulle prestazioni ai soggetti fragili, dopo i successi di Siena e Arezzo». Sul questo dettaglio torneremo a breve. Le polemiche si sono sollevate specie dall’intervento di Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi di Fratelli d’Italia. Il primo ha pubblicato una nota sul suo sito internet:
Le cooperative che accolgono gli immigrati guadagnano ogni giorno una cifra di almeno 35 euro al giorno per ogni persona, non si capisce il motivo per il quale la Asl debba stanziare ulteriori risorse per far fronte alle loro esigenze. Quello degli immigrati, come più volte denunciato da Fratelli d’Italia, è un business senza fine contro il quale continueremo a batterci senza sosta: le istituzioni pensino ad aiutare le tante famiglie italiane costrette a vivere in condizioni di indigenza.
Marcheschi si esprime attraverso la sua pagina Facebook ufficiale:
La risposta della USL di Grosseto è comparsa sul Giunco e su Dire.it attraverso le parole di Alessandra Romagnoli, direttrice della rete odontoiatrica della USL Toscana Sud Est:
Sono dispiaciuta e irritata che di fronte a una offerta assistenziale migliore e più efficace verso persone fragili, che siano anziani nelle Rsa, diversamente abili, malati, cittadini con basso reddito o migranti, vi sia una reazione di questo tipo e una strumentalizzazione per finalità diverse. Da professionista ho ben chiaro l’utilità dell’iniziativa, ma le incomprensioni sorte sui media amareggiano me e insieme a me tutti gli operatori che hanno messo il loro impegno e la loro competenza nella realizzazione del progetto, nel rispetto della normativa e dell’etica professionale.
Le parole dell’azienda sono state pubblicate in un comunicato del 5 aprile, che specifica:
La Asl Toscana sud est ritiene opportuno puntualizzare le notizie sul servizio di Odontoiatria sociale, uscite in modo parziale nella stampa.
Nel 2014 la Regione Toscana ha stabilito che l’odontoiatria pubblica fosse una priorità per i cittadini toscani e con la delibera regionale n.426/2014 ha stanziato per tutta la Toscana 2 milioni di euro di finanziamento per implementare l’offerta odontoiatrica a favore delle persone “fragili”.[…]
Sulla base di questo concetto di assistenza e cura odontoiatrica delle persone fragili, rientrano i richiedenti asilo per i quali qualche giorno fa dopo un incontro in Prefettura è stata prevista una giornata di valutazione da parte di un’igienista per prevenire le urgenze odontoiatriche che prevedono l’accesso al pronto soccorso.
Si tratta, dunque, di un’iniziativa partita nel 2014 a sostegno di soggetti con condizioni cliniche ed economiche particolari, tra le quali si inseriscono anche i richiedenti asilo. Come afferma l’azienda, le notizie sull’Odontoiatria sociale sono uscite in modo parziale nella stampa. A questa disinformazione, ovviamente, ha contribuito Italiani per la patria con il suo titolo che lascia intendere un completo percorso di cure odontoiatriche gratuite per gli immigrati, mentre il trattamento a loro riservato, secondo il comunicato dell’azienda, interessa «prevenzione e cura dell’igiene orale attraverso una valutazione odontoiatrica sullo stato di salute dei richiedenti asilo, che sarà effettuata da un igienista, la dottoressa Irene Cirronis». Infine: «L’obiettivo del progetto è allora individuare in tempo utile le patologie odontoiatriche per poter indirizzare tempestivamente i pazienti alla programmazione ambulatoriale. Questa procedura di monitoraggio e prevenzione evita che la patologia riscontrata si aggravi fino al punto di necessitare un accesso in urgenza al pronto soccorso, come accade in caso di evento clinico acuto».
Non si parla, dunque, di esclusività riservata ai richiedenti asilo, bensì a questi ultimi è indirizzata una procedura di monitoraggio e prevenzione. I richiedenti asilo, infatti, rientrano tra le persone fragili già individuate nel 2014, le quali riceveranno gli stessi trattamenti.
Il resto è un tentativo di cercare lo scandalo.
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