Per riflettere.. ha vinto 91 GP. È STATO 7 (sette) volte campione del mondo.
La velocità era nella sua anima ma in una giornata di relax la sua storia è cambiata.
Oggi, con 44 kg di peso, lotta per “sopravvivere” ormai da dicembre 2013 e la moglie inizia a vendere i beni per pagare spese mediche milionarie.
La vita può prendere percorsi mai immaginati.
Come in uno schiocco di dita, tutto può cambiare.
Non serve denaro, lauree, fama, successo. Davanti a Dio siamo tutti uguali.
Allora perchè orgoglio?
Arroganza?
Attaccamento ai beni materiali?
Tutto quello che abbiamo davvero è l’oggi, e tutto quello che é alla nostra portata é essere felice mentre il tempo scorre.
Che dobbiamo farcene dei problemi e degli averi, quando siamo così insignificanti ed impotenti di fronte qualcosa che ci “Rubi la vita”.
Fai del bene!
Dona del bene!
È tutto come in un gioco di scacchi,
alla fine re e pedone vengono conservati
nella stessa scatola..
Il riferimento ovviamente è al grande campione sportivo Michael Schumacher.
E con oltre 30mila condivisioni questo contenuto è stato un grande successo.
Successo che, a nostro parere, andrebbe decisamente ridimensionato.
Siamo di fronte ad un caso di manuale di “pagina dell’Amen”: un contenuto volutamente caricato sul livello dell’empatia e ricco di pathos concepito per strappare viralità e condivisioni di concetti anche un po’ triti, “spinti” con l’endorsement di una immagine del personaggio famoso di turno e/o di soggetti deboli.
E diverse licenze poetiche rispetto alla realtà.
In primo luogo, il nostro contatto C.B. ci fa notare come le foto siano due, ma solo una ritrae Schumacher.
La seconda foto ritrae infatti Michael Ewen, consulente brutalmente percosso in Australia nel 2014 da un violento e costretto ad essere operato al cranio a causa delle gravi lesioni riportate.
Il testo, una sorta di incrocio tra il Memento Mori, La Livella ed un Penitenziagite sembra quasi indulgere nell’immagine di uno Schumacher rovinato sianel fisico che economicamente, la cui moglie ridotta in miseria vende i propri “lussi” per far quadrare i conti come una comune massaia.
Per quanto l’immagine contribuisca a creare un messaggio “educativo”, siamo di fronte alla seconda mistificazione.
È pur vero che Corinna Schumacher ha venduto, sempre nel 2015, il jet privato e la casa delle vacanze in Norvegia del marito, ma perché sa che per quanto la riabilitazione possa migliorare le sue condizioni, probabilmente Schumacher non riuscirà mai più ad usare entrambi i beni.
Corinna ha quindi preso già da anni la decisione di sbarzzarsi di tutte le cose di cui il marito avrebbe potuto godere in salute ma che oggi gli ricorderebbero solo il lungo elenco delle cose a lui precluse dalle sue condizioni.
Per quanto il messaggio in parte possa essere condivisibile, scoraggiamo per tanto l’attitudine di mistificare la realtà per ottenere una clickbait più emotiva.
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