ACCHIAPPACLICK E DISINFORMAZIONE Esponente islamico: ‘Le donne e bambine non musulmane si possono stuprare’
Apriamo la nostra analisi con una nota di chiarezza: titolare un articolo con le parole: «Esponente islamico: ‘Le donne e bambine non musulmane si possono stuprare’» e scegliere l’effige dell’Imam Drouiche come immagine di copertina è un chiaro intento di confondere il lettore medio: egli pensa, proprio per una scarsa predisposizione all’approfondimento, che tali parole siano dell’Imam, scatenando il meccanismo dell’odio e alimentando la disinformazione.
È così, lo dice lo stato di cose in cui i social network si sono ridotti.
L’articolo, segnalato dai nostri lettori, è stato pubblicato l’11 febbraio 2018 sul sito Informazione libera:
Il giovane imam Hocine Drouiche, nato in Algeria, gestisce una piccola comunità musulmana a Nîmes, che si incontra nel “Centro islamico della Fratellanza”. La sua posizione contro il terrorismo è netta, e la definisce come “islamica” piuttosto che musulmana. Inoltre è in favore di una riforma dell’Islam, cosa che lo ha reso una delle figure più controverse in Francia, soprattutto tra gli appartenenti alla stessa sua religione.*
Drouiche ha usato parole molto dure contro una parte dei fedeli #musulmani, specialmente contro chi professa la Jihad: “Sono un imam e il mio dovere è di dare un segnale di avvertimento: c’è un Islam politico, che rappresenta un pericolo, soprattutto per noi musulmani.
Non possiamo più guardare dall’altra parte e continuare a sostenere che il terrorismo non ha nulla a che fare con la nostra religione. Se le società europee aprono la porta all’estremismo, sarà molto difficile chiuderla”. Parole che per noi italiani e occidentali potrebbero sembrare arrivare da un politico o da un cattolico ad esempio, mentre si tratta proprio di un Imam. Per il religioso ci sono addirittura università [VIDEO], come Al Azhar, che insegnano elementi di diritto musulmano dove le #donne e i bambini non di fede islamica devono essere considerati come bottino di guerra, fruibili come oggetti e merce di scambio. Parole coraggiose le sue, e tutt’altro che generiche, anzi: “Suad Salih è un volto femminile molto noto all’università di teologia Al Azhar in Egitto, ha dichiarato che le donne del nemico possono essere utilizzate dai musulmani in guerra per il loro piacere in quanto ciò è autorizzato dall’Islam” dice Drouiche, confermando la fonte: “Anche se è coperto e autorizzato dalla sharia, questa pratica si può definire chiaramente come #stupro autorizzato“.*
Il problema di fondo di questa religione è che non esiste un capo della dottrina, riconosciuto da tutti i fedeli; ogni gruppo musulmano fa capo al suo Imam e segue ciò che gli viene raccontato e propinato come giusto. Dunque non esistendo un’autorità superiore che può bollare queste affermazioni come lontane dalla fede, i jihadisti continuano a professare queste tesi. Anzi, purtroppo, sono di solito molte poche le persone [VIDEO] che contestano le interpretazioni coraniche dell’università di Al Azhar; ultimamente ad averle sfidate sono stati i terroristi dell’Isis e di Al Qaeda per giustificare i lori attacchi terroristici e massacri.
A coloro che già domandano “… e quindi?” ripetiamo quanto detto in apertura: stiamo precisando la connessione tra titolo e contenuto. In quest’ultimo, infatti, emerge che l’esponente islamico di cui parla il titolo non sia l’Imam Hocine Drouiche che l’articolista riporta anche nell’immagine in evidenza (creando, forse intenzionalmente, l’equivoco), bensì Saud Saleh, docente all’Univeristà Al-Azhar con sede al Cairo. Secondo Drouiche, infatti, la professoressa Saleh avrebbe affermato che le donne del nemico «possono essere utilizzate dai musulmani in guerra per il loro piacere in quanto ciò è autorizzato dall’Islam».
La fonte citata è Blasting News e troviamo anche un articolo su Libero.
Restando sulle dichiarazioni di Saleh contestate da Drouiche, su Express troviamo un articolo pubblicato il 19 gennaio 2016, dal titolo «Islamic scholar ‘says Allah allows Muslim men to RAPE non-Muslim women to humiliate them’» / Studiosa islamica afferma: “Allah permette ai Musulmani di stuprare le donne non-musulmane per umiliarle”.
Nell’occhiello leggiamo: «An Islamic professor has allegedly claimed Muslim men are allowed by Allah to rape non-Muslim women in order to “humiliate” them» / Una docente Islamica ha presumibilmente sostenuto che gli uomini Musulmani siano autorizzati da Allah a stuprare le donne non-musulmane per umiliarle:
Presumibilmente, insomma. L’equivoco è evidente, perché all’articolista dell’Express non è chiaro se quanto attribuito a Saud Saleh sia reale. La risposta è nel video incorporato all’interno dell’articolo, che vi riportiamo da YouTube:
In sostanza, Saleh afferma che la schiavitù esisteva prima della nascita dell’Islam, e che quest’ultimo abbia regolamentato il fenomeno. Secondo l’Islam – dice Saleh – è legittimo appropriarsi di donne non-musulmane per ridurle in schiavitù e unirsi carnalmente a loro con il consenso della propria moglie. È insensato, invece, pensare di sentirsi legittimati a prelevare una donna (ad esempio) dall’Asia e tradurla in schiavitù per il proprio piacere sessuale, in quanto non corrisponde a quanto indicato nel Corano.
Bisogna notare, però, che nel video si notano i tagli del montaggio, che potrebbero aver frammentato le sue dichiarazioni omettendo o rielaborando l’integrità del discorso. Non è un caso che l’articolista dell’Express faccia uso dell’avverbio presumibilmente. Non è dato sapere, dunque, quale fosse realmente il messaggio di Saud Saleh. Ci sentiamo dunque di non confermare né smentire le sue affermazioni, in quanto poco chiare anche alle altre testate.
Tornando al principio, dunque dall’articolo di Informazione libera, ‘Le donne e bambine non musulmane si possono stuprare’ non sono parole pronunciate dall’Imam Drouiche, in quanto egli stesso condanna le dichiarazioni di Saud Saleh, che però non ci pervengono nella versione integrale. Parliamo di disinformazione, dunque, in quanto il titolo acchiappaclick lascia intendere che l’agghiacciante affermazione appartenga all’Imam.
Soprattutto, né l’Imam né Saleh fanno alcun riferimento ai bambini.
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