Accampamento russo identificato e bombardato per un insulto razzista scritto nell’erba
Accampamento russo identificato e bombardato per un insulto razzista: la bizzarra testimonianza, in una guerra dove abbiamo avuto notizie ancora più bizzarre.
Vere e proprie leggende metropolitane moderne, poste al confine tra la propaganda e il non confermabile. Storie di vecchiette che abbattono droni a colpi di conserva, stregoni e sciamani che si combattono a colpi di magia, supersoldati nascosti nei biolab di Mariupol e altre follie.
Da Reddit apprendiamo di una curiosa foto, che secondo la ONG Come Back Alive ha una storia ancora più assurda.
«Боже, яке кончене!».
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Росіяни витоптали цей напис в полі прямо перед своїми позиціями. Дякуємо, дуже дякуємо, тепер вас ще краще видно з повітря? pic.twitter.com/vDZ1raqAXl— Повернись живим (@BackAndAlive) May 31, 2022
Passiamo quindi al loro account Twitter: un accampamento Russo nascosto nella boscaglia. Ma i soldati non hanno resistito all’ultima tentazione.
Parliamo dei soldati russi: spesso giovanissimi, spesso ebbri di propaganda. Quel genere di persone pronte a telefonare a casa per vantarsi con la mamma (!!) di aver “fatto scoppiare gli organi interni a bastonate ad un Ucraino” perché “loro non sono umani”.
Persone convinte che gli Ucraini siano un popolo di malvagi nazisti responsabili assieme alla NATO ed ai Poteri Forti della brutale povertà Russa.
Persone quindi che, dando incarnazione fisica alla battuta per cui solo un cattivo da fumetto metterebbe davanti al suo covo segreto un’insegna, hanno inciso camminando nell’erba una parola dedicata agli Ucraini.
Intraducibile in Italiano, ma dovendo dare un significato è qualcosa di più forte del dare del “terrone” ad un meridionale, e pari solo a dare del “ne*raccio” ad un uomo di colore quando sei un bianco del KKK.
Un antico insulto razziale che contribuisce all’idea dei Russi come “popolo superiore”.
La storia finisce con l’esercito ucraino che l’ha presa con enorme sportività: “I Russi ci sono riusciti, il messaggio è arrivato”, dichiara un commentatore facendo riferimento ai crateri da bombe visibili nella parola.
Accampamento russo identificato e bombardato per un insulto razzista scritto nell’erba: quando l’odio oltre che cieco è stupido.
Foto: BackAndAlive/Twitter
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