A chi spetta la competenza per risarcimento danni da acque pubbliche
I tragici fatti dell’Emilia Romagna suscitano una serie di domande, alcune più intelligenti come “a chi spetta la competenza per risarcimento danni da acque pubbliche”, altre molto meno astute come le complottistiche e assurde domande sulle scie chimiche.
In questo caso però possiamo rispondere: la competenza spetta al Tribunale per le Acque Pubbliche.
A chi spetta la competenza per risarcimento danni da acque pubbliche
Il Tribunale delle Acque Pubbliche è un ente molto datato e risalente nel tempo, istituito nel 1916 e con antenati preunitari: la sua stessa esistenza dimostra come anche un secolo fa si riteneva che una risorsa preziosa come l’acqua fosse meritevole di tutele particolari e ricoprisse un ruolo centrale, anzi essenziale nella vita dei cittadini.
Circostanza questa che rende il Tribunale delle Acque Pubbliche esistente fino ad oggi, sopravvissuto a diversi tentativi di riforma (dagli anni ’30 comunque sono tecnicamente sezioni specializzate delle Corti d’Appello, con magistrati e funzionari del Genio Civile) e che ci ricorda l’importanza dell’ambiente e delle risorse naturali.
Una costante giurisprudenza ci ricorda che tra le attribuzioni del Tribunale predetto, che ha potestà ad esempio sulle controversie relative alla demanialità delle acque, per i limiti dei corsi d’acqua, bacini idrici naturali od artificiali, sugli alvei e sulle sponde dei fiumi, controversie relative a diritti relativi alle derivazioni e utilizzazioni di acque pubbliche, controversie riguardanti l’occupazione a qualunque titolo di fondi e terreni e conseguenti indennità, controversie per risarcimenti di danni dipendenti da qualunque opera eseguita dalla pubblica amministrazione, vi è anche il risarcimento del danno causato da esondazioni anche causate da cattiva manutenzione dell’alveo.
Ci si dovrà quindi rivolgere al Tribunale delle Acque Pubbliche, e non al rito civile.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.