Il richiamo del pesto di finocchietto e mandorle dei Frantoi Cutrera srl, occhio alla data
Un’immagine sul richiamo del Pesto di finocchietto e mandorle dell’azienda siciliana Frantoi Cutrera srl sta girando, in queste ore, sulle piattaforme di messaggistica istantanea:
Secondo l’avviso, all’origine del richiamo ci sarebbe un’intossicazione botulinica. Ora vi chiediamo: avete osservato bene l’immagine? Avete notato anomalie? Se sì, avete capito, dunque potete non continuare a leggere.
Bene, se state continuando a leggere allora vi è sfuggito il dettaglio. Ve lo riportiamo noi:
Tantissimi utenti presi dalla fretta per diffondere questo messaggio non hanno verificato nei dettagli e non hanno notato, quindi, che tale avviso risale al 10 luglio 2018. Del richiamo del Pesto di finocchietto e mandorle dei Frantoi Cutrera, infatti, avevamo parlato in un vecchio articolo usando il tag notizia vera e precisazioni in quanto in realtà si parlava di sospetta intossicazione, come riportava anche Il Fatto Alimentare che aveva contattato l’azienda. Quest’ultima aveva riferito che il lotto interessato comprendeva 630 vasetti e che tutti i pezzi erano stati venduti senza anomalie riscontrate.
Lo stesso Ministero della Salute, in riferimento al lotto 19077707, parlava di sospetta intossicazione nel documento ufficiale datato 4 luglio 2018. Oggi parliamo di bufala, quindi, perché l’allarme è esistito, ma non si hanno più notizie ed è logico che in assenza di aggiornamenti possiamo considerare che l’allarme sia rientrato. Prima di condividere avvisi sulle chat vi invitiamo, dunque, a verificare i dettagli e a non diffondere allarmismi.
Il richiamo del lotto 19077707 di Pesto di finocchietto e mandorle interessato dalla sospetta intossicazione botulinica risale alla prima settimana di luglio 2018, e condividerlo oggi equivale a diffondere una bufala.
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