COMPLOTTISMO E ACCHIAPPACLICK Ponte Morandi: è stato un attentato / L’esperto su Genova: “Cariche esplosive piazzate ad hoc”
Il Ponte Morandi continua a far parlare di sé, anche con notizie che ormai raggiungo il primo mese di vita, ma non perdono di share per il sensazionalismo contenuto nel loro titolo. Parliamo, oggi, di IlSussidiario.net, che il 30 agosto ha pubblicato un articolo che parlava di attentato e cariche esplosive già dal titolo, attribuendo la teoria a un esperto.
La notizia, infatti, riporta le parole di Enzo Siviero, ex docente dello Iuva di Venezia e uno dei più grandi esperti di ponti del mondo. Siviero, in una dichiarazione rilasciata ad un’emittente locale il 28 agosto 2018, aveva parlato di attentato come ipotesi avanzata da molti e che lui non si sentiva di escludere:
IlSussidiario.net riporta, inoltre, altri brani delle dichiarazioni di Siviero:
Il ponte Morandi è molto pulito, ha degli elementi, mancando i quali non tiene più. Se sono state messe delle microcariche di un certo tipo in pochi secondi salta. Al momento è un’ipotesi che valuto sopra al 50 percento. Ci sono dei lampi, c’è un crollo verticale, insomma ci sono molti elementi.
[…]
Il gruppo Autostrade è diventato leader mondiale delle concessioni autostradali. Ci sono altri soggetti che potrebbero essere interessati. Non ci dimentichiamo la fine che ha fatto Mattei.
In sostanza, Siviero parlava di ipotesi, ma IlSussidiario.net usa un titolo nel quale non vi è percezione del dubbio. Su Giornalettismo leggiamo che il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi ha escluso ogni ipotesi di attentato e la società Autostrade ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Siviero, che comunque ha parlato «a titolo assolutamente personale». Considerando il grosso polverone sollevato dalle sue ipotesi, l’ex docente è stato contattato da Repubblica, che in un articolo del 30 agosto riporta il passo indietro di Siviero, che ammette di aver fatto male a parlarne trattandosi di ipotesi personali. Società Autostrade, intanto, ha formalmente diffidato l’esperto a rilasciare dichiarazioni per conto dell’azienda.
Parliamo di complottismo, in primis, perché sostenere una tesi senza dati oggettivi – se fosse stato un attentato ci sarebbe stata anche una rivendicazione – potrebbe spostare l’attenzione dell’opinione pubblica o, peggio ancora, creare un clima di terrore in uno stato di cose già drammatico. In più, IlSussidiario.net parla di attentato nel titolo come se fosse una certezza, pur parlando di ipotesi nel testo della notizia. In questo caso parliamo di acchiappaclick.
Sul crollo del Ponte Morandi non esiste alcuna prova di un attentato.
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