PRECISAZIONI Spiedini di topo e nutrie arrostite a Porta Palazzo
Ci segnalano un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa il 23 aprile 2018:
Spiedini di topo e nutrie arrostite a Porta Palazzo
Lo “street food” è stato sequestrato dalla polizia municipale: “C’è un’emergenza che riguarda anche pesce, pane e latte mal conservati e venduti al mercato”
È la comunità nigeriana la più ghiotta di nutrie: le fanno arrosto e le vendono come street food. Per loro è piuttosto normale. E la materia prima è facile da reperire, basta fare qualche passo e raggiungere le rive del Po: i tecnici provinciali con un sistema di previsione matematica ne contano, sul territorio, circa 10 mila. Così in barba ai (discussi) piani di contenimento delle nutrie, «cuochi» e «gastronome» nigeriane fanno che catturarle per mangiarsele.
Gli agenti della polizia municipale di Torino, guidati dal comandante Emiliano Bezzon, alcuni giorni fa ne hanno sequestrate almeno una decina: conservate dentro cartoni appoggiati in strada, le nutrie arrostiste e infilzate erano pronte per essere vendute a pochi euro.
Non solo loro: sono stati trovati anche spiedini di topi e pesci (probabilmente sempre provenienti dal Po) essiccati. A fugare i comprensibili dubbi degli agenti in merito alle specie esatte di animali preparati allo spiedo, ci hanno pensato i veterinari.
Gli «chef» nigeriani sono stati multati per la vendita non autorizzata delle nutrie e dei topi e denunciati (penalmente) per il pessimo stato di conservazione dei cibi: «C’è un serio problema sugli alimenti venduti per strada illegalmente o mal conservati, dalla carne al pesce, ma anche latte e pane» dice il comandante Bezzon, nella Commissione consiliare sul tema durante la quale si è parlato anche di sequestri di merce con marchi contraffatti. Numeri da record: «Nel 2017 abbiamo recuperato 1082 capi durante 297 servizi, 286 solo da gennaio a marzo per 113 blitz».
L’articolo contiene alcune immagini del sequestro della merce contenuta in scatole di cartone:
Maggiori dettagli sono riportati in un articolo pubblicato questa mattina, sempre su La Stampa, sul quale leggiamo che a ricevere una denuncia sono state alcune donne di nazionalità nigeriana, colpevoli di vendita non autorizzata di alimenti e multate per questo. I veterinari hanno dunque stabilito che i 10 animali arrostiti e messi in vendita fossero nutrie.
Emiliano Bezzon, a capo della Squadra che ha portato a termine i blitz negli ultimi giorni, alla Commissione contro l’abusivismo ha riferito che «C’è un serio problema sugli alimenti venduti per strada illegalmente o mal conservati, dalla carne al pesce, ma anche latte e pane».
Quotidiano Piemontese offre ulteriore riscontro, che troviamo anche su Mole24:
I vigili dovranno entrare in azione continuamente a Porta Palazzo (come negli altri mercati) ed effettuare i controlli a sorpresa, alle prime luci dell’alba. Non si può intervenire con il mercato affollato: si punta dunque a smantellare le bancarelle immediatamente.Una strategia dettata anche dalla necessità di preservare la sicurezza dei turisti, oltre che quella dei torinesi. Sono infatti numerose le classi e i visitatori che giungono in città in questo periodo: soggetti maggiormente esposti alla contraffazione, che rischiano di alimentare un giro d’affari illegale.
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