DISINFORMAZIONE E ACCHIAPPALIKE Profughi con l’iPhone buttano la pasta perché vogliono lo chef senegalese
Sì, ci risiamo.
Oggi di nuovo torniamo sull’argomento dei mendicanti del web ed è il caso della pagina Facebook Roby, che si presenta al pubblico con un’immagine profilo che mostra l’effige di Luca Arantes, modello brasiliano dall’aspetto che di sicuro buca lo schermo:
Tra i post più cliccati di Roby si presenta una corposa carrellata di Buongiornissimi e di “metti Amen e condividi se hai un cuore”. Dopo aver attirato a sé una consistente fetta d’utenza affamata di contenuti del genere, ecco spuntare di tanto in tanto un post disinformatore e fuorviante. Forse per accrescere l’ego con una pioggia di like, o forse perché davvero gli autori credono a ciò che pubblicano:
Il 14 settembre 2017 compare questo post che i nostri lettori, esausti, ci segnalano:
Sì, avete letto bene: 37mila condivisioni di niente. Perché siamo così sicuri? Era il 22 luglio 2014 e Il Giornale pubblicava un articolo in cui compariva la stessa foto in basso del post acchiappalike:
Al centro della vicenda vi era una foto di alcune confezioni di cibo gettate nella spazzatura del Centro di primo soccorso di Pozzallo. In una nostra precedente analisi già avevamo appurato che si trattava di cibo buttato in quanto in eccedenza, dunque non da parte degli immigrati.
Una vecchia storia, dunque, che oggi viene riproposta in combinazione con una foto di alcuni stranieri ritratti in un parco, che significa relax e dunque, ovviamente, qualcosa di negativo. La combo inserisce l’argomento iPhone come ulteriore aggravante della condizione di straniero. Secondo il post, le confezioni di cibo sarebbero finite nella spazzatura perché si richiedeva uno chef senegalese. Non viene citata alcuna fonte, ma poco importa ai condivisori compulsivi.
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