DISINFORMAZIONE Sassari: capotreno aggredita e stuprata da gruppo di nigeriani senza biglietto
Ci segnalano un articolo pubblicato il 15 luglio 2017 sul sito No al razzismo verso gli italiani:
Sassari, capotreno aggredita e palpeggiata sul treno
Alcuni ragazzi che viaggiavano senza biglietto hanno accerchiato la donna palpeggiandola: è in stato di choc
Ancora un’aggressione a bordo di un treno. Questa volta la vittima è una capotreno che alla Stazione marittima di Porto Torres sarebbe stata aggredita e molestata sessualmente da un gruppo di nigeriani.
Subito dopo l’aggressione la donna si è rivolta ai medici del pronto soccorso di Sassari e in questo momento si trova sotto osservazione perché è in stato di choc. L’episodio è avvenuto questa mattina su un treno diretto a Sassari. La capotreno ha subito l’aggressione durante un controllo dei biglietti. La Polizia ferroviaria ha identificato gli aggressori. La violenza è scattata dopo la richiesta dei ticket di viaggio. I ragazzi erano senza biglietto e così hanno deciso di accerchiare la donna per poi aggredirla e palpeggiarla. E a denunciare quanto accaduto sono stati i rappresentanti sindacali della Fit Cisl: “Non si può continuare così, con i lavoratori dei trasporti in balia dei violenti – dichiara Antonio Piras, segretario generale di categoria – Ormai registriamo un episodio di violenza al giorno e le lavoratrici e i lavoratori non possono essere lasciati soli. Chiediamo a Protezione aziendale di Trenitalia un incontro urgente per valutare ulteriori azioni e iniziative da mettere in campo per meglio tutelare l’incolumità fisica del personale di front-line”. Insomma il personale che lavora a bordo dei treni tutti i giorni deve fronteggiare questi rischi che di fatto espongono i controllori a violenze gratuite.
A lanciare la notizia è stato anche il Fit Cisl Sassari sulla propria pagina Facebook:
No al razzismo contro gli italiani cita come fonte Il Giornale, nell’articolo pubblicato lo stesso giorno alle 18:01, intitolato “Sassari, capotreno aggredita e palpeggiata sul treno”, dal testo identico all’articolo preso in analisi. Il titolo in esame parla di stupro, ma nell’articolo si parla di palpeggiamenti. Si tratta in ogni caso di oscenità e molestie inflitte a una donna, ma le due parole hanno un diverso significato.
Tra i rappresentanti del Fit Cisl Sassari hanno espresso il loro dissenso Valerio Zoccheddu, segretario, Antonio Piras, segretario generale di categoria, e Claudia Camedda, responsabile del Coordinamento donne (Repubblica). Il 16 luglio il Corriere pubblica un edit nel quale già compaiono le prime voci di chiarezza.
Nel ricostruire la vicenda, Corriere scrive che nella mattina di Sabato 15 luglio il capotreno stava controllando i titoli di viaggio sul treno regionale 26981 che da Porto Torres era diretto a Sassari. La donna, 55 anni, aveva chiesto di esibire il biglietto a un gruppo di 10 nigeriani che viaggiava sul convoglio. Alcuni di loro – precisa Corriere – avrebbero reagito male insultando la donna, scatenando in questo modo un’aggressione verbale. Nel momento concitato la donna è stata sfiorata, non palpeggiata. Per tutelarsi, la capotreno si è rivolta al macchinista e ha fatto rapporto, premurandosi di avvisare anche la Polizia Ferroviaria. Corriere riporta le dichiarazioni di Trenitalia, secondo le quali la donna non sarebbe stata aggredita fisicamente né tanto meno ricoverata in ospedale in stato di choc. La capotreno non avrebbe presentato alcuna denuncia.
AdnKronos ha raccolto il testo del comunicato stampa ricevuto da Trenitalia Sardegna:
Nessuna denuncia. La capotreno ha chiesto i titoli di viaggio ad un gruppo di extracomunitari sul convoglio Porto Torres Sassari. C’è stata una discussione, seppur accesa perché qualcuno non aveva il biglietto. La dipendente ha poi proseguito nel suo lavoro e ha chiesto alla Polizia Ferroviaria, come da prassi, l’identificazione dei responsabili, com’è avvenuto.
La Questura di Sassari, sempre secondo AdnKronos, comunica che non è stata presentata alcuna denuncia o querela presso gli uffici di Polizia sassaresi. I ragazzi coinvolti nella vicenda sono stati identificati, ma non è noto alcun provvedimento contro di essi. La conferma dell’assenza di una denuncia e di un’aggressione fisica è riportata anche da La Stampa. L’Unione Sarda sottolinea la sintonia tra le dichiarazioni di Trenitalia Sardegna e la Questura di Sassari. Sull’assenza di denuncia e palpeggiamento troviamo conferma anche su La Nuova Sardegna, Giornalettismo, AlgheroEco e Ansa.
In un secondo articolo de La Nuova Sardegna leggiamo la risposta di Valerio Zoccheddu del sindacato Fit Cisl, che definisce la smentita di Trenitalia «gravissima e imbarazzante». Zoccheddu sostiene che la donna sarebbe stata visitata all’ospedale di Alghero nel quale le sarebbe stato diagnosticato un forte stress conseguente all’aggressione. Per questo, la donna avrebbe ottenuto un certificato di infortunio sul lavoro. Si è dunque creato uno scontro di versioni tra il sindacato e Trenitalia Sardegna, coinvolgendo indirettamente la Questura di Sassari.
Secondo Trenitalia e secondo la Questura, dunque, non ci sarebbe stato alcun palpeggiamento, non sarebbe stata esposta alcuna denuncia e non si sarebbe verificato alcun ricovero all’ospedale. Il sito No al razzismo verso gli italiani parla addirittura di stupro per poi contraddirsi nel testo copiato e incollato da Il Giornale. I ragazzi coinvolti nell’episodio – ribadiamo – sono stati identificati dalla Polizia come da prassi, ma non è reso noto alcun provvedimento nei loro riguardi.
Qualora vi fossero sviluppi saremo lieti di aggiornarvi in un prossimo articolo.
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