BUFALA Roma: Uomo partorisce per la prima volta nella storia. È nata Eva – bufale.net
Ci segnalano i nostri contatti la seguente, inverosimile notizia targata Giornale Italiano, ma anche Solo Italiani e diverse altre Camere dell’Eco
E’ nata ieri, dopo parecchie ore di travaglio e con un parto cesareo, la prima bambina partorita da un uomo. Si chiama Eva, è una femminuccia di oltre tre chili e 200 grammi ed è in buone condizioni di salute. L’incredibile evento è stato festeggiato nella città di Roma, dove la piccola è nata. Dopo alcune ore con il fiato sospeso mentre si attendeva l’esito dell’intervento, la città è esplosa in manifestazioni di gioia con caroselli in strada e brindisi in piazza. Felici ed entusiasti i genitori della piccola: Luca, un giovane imprenditore, e Giorgio, ingegnere di trentadue anni e primo ”mammo” del mondo.
Ma cosa c’è dietro questo evento che sembra un vero e proprio miracolo? Molto semplice. Giorgio fino a 2 anni fa era una donna, Giorgia, che sentendosi uomo sin da quando era bambina, ha deciso di fare un cambio di sesso :”Già quando avevo 10 anni mi sentivo intrappolato in un corpo che non sentivo mio. Le mie prime cotte furono per i maschietti, non ero omosessuale, ma crescendo maturai sempre di più la voglia di essere un uomo…pur mantenendo l’attrazione per gli altri uomini. Così ho conosciuto Luca, me ne sono innamorato e ho fatto di tutto per conquistarlo. Quando Luca mi ha confessato di essere gay ho capito che avrei potuto realizzare il mio sogno e ho deciso di cambiare sesso. Il problema è che avrei voluto un figlio con lui, ed in Italia, si sa, l’adozione per le coppie omosessuali è non è permessa. Parlando con il personale medico abbiamo deciso di fare il cambio di sesso preservando il mio utero”.
Queste le parole di Giorgio. In pratica al momento dell’operazione i medici hanno fatto in modo di evitare l’isterectomia, ovvero la rimozione dell’utero e degli anessi, in modo da permettergli di portare avanti una gravidanza nonostante sia uomo. Adesso che il suo sogno è stato realizzato, potrà completare il suo cambio di sesso e diventare un uomo a tutti gli effetti. Ad esempio, come è prassi in casi come questi, il paziente che fa un’operazione del genere deve assumere alte dosi di ormoni (androgeni nel caso di Giorgio) che però avrebbero portato a una regressione del suo utero. Adesso potrà prendere gli ormoni e sottoporsi alla isterectomia.
La coppia è chiaramente molto felice, e sa di aver trovato l’unica soluzione per permettere a due papà di avere un figlio biologico. La legge, difatti, riconosce come figlio naturale esclusivamente il figlio biologico di una coppia, e nel caso di Giorgio e Luca entrambi lo sono.
La storia ricorda molto quanto avvenuto qualche giorno fa a Trento. La Corte D’Appello ha riconosciuto la maternità surrogata a due papà che avevano adottato un bambino all’estero.
La notizia è un po’ confusa, e la rende viralizzabile solamente un ritaglio di giornale ad essa applicato e delle foto del “presunto mammo romano”
Ma le foto appartengono a Thomas Beatie nato Tracy Lehuanani LaGondino, ad Honolulu (Hawaii, USA) da madre di San Francisco e padre Hawaiiano, ma di ascendenze asiatiche. Adolescente affascinante (regina di bellezza, modella e insegnante televisiva di Aerobica) che, nel 2002, decide di cominciare un percorso di riassegnazione del sesso biologico per diventare un uomo, ma decidendo di mantenere intatti gli organi riproduttivi femminili in modo da poter, un giorno, avere figli.
Pertanto, quando Tracy divenne Thomas Beatie, questi potè sposarsi, a tutti gli effetti di legge, con Nancy Gillespie, ritratta nella foto. Dopo aver scoperto la sterilità della moglie, Thomas (che nonostante il cambio di sesso ha ancora un utero funzionante) decise di portare a termine la gravidanza dei tre figli della coppia mediante donazione di sperma (salvo poi divorziare nel 2012).
Thomas ebbe la sventura di essere usato come mammo in diverse bufale, nonché in questo caso, come interprete di un Esperimento Sociale, questa volta reale, del quotidiano Metro che nel 2011 decise di usare le foto di Beatie per un’edizione speciale chiamata Metro 2031, dove i giornalisti giovano ad inventare le notizie di un futuro che immaginavano situarsi vent’anni al di là del numero speciale che stavano scrivendo, del quale troverete una copia della copertina qui (unitamente ad un link, purtroppo non più attivo, dove un tempo era possibile a chi non fosse stato così veloce da accaparrarsene una copia scaricare un PDF della finta testata).
Quello che non avevano messo in conto è che già due anni dopo, nel 2013, il ritaglio di Metro 2031 privato del suo contesto fu usato dalle varie camere dell’Eco per spacciare la notizia per reale.
Forse per avere qualcosa di curioso da esibire, forse per capitalizzare su un pubblico omofobo o pruriginoso desideroso di avere qualcosa per cui indignarsi.
E, come un brutto herpes, la fake news continua a riproporsi.
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