BUFALA E CLICKBAIT Guardate quei numerini rossi. Ci avete mai fatto caso? [notizia shock]
Mettiamo le mani avanti e rispondiamo subito alle prevedibili accuse di clickbait: il titolo non è nostro, perché viene formulato sempre preponendo il tag (bufala e clickbait in questo caso) al titolo originale dell’articolo segnalato sul quale andiamo a fare la nostra verifica.
Ritorniamo sul caso dei numerini rossi stampati sul fondo delle confezioni Tetra Pak con un articolo pubblicato il 10 Marzo 2017 su sputtaniamotutti:
“Guardate quei numerini rossi….ci avete mai fatto caso? Sapete cosa sono? La maggior parte di voi non lo sa e ve lo dico io. 1 2 3 4 5 6 sono i numeri di volte che la legge consente di riutilizzare il prodotto.
Il prodotto che ho preso é della semplice panna con scadenza nel 2014 prodotta alla fine 2012 quindi 2 anni di vita. Poniamo un esempio che nel negozio in cui era in vendita non la venda. Che fa ci perde soldi? Certo che no, la ridà indietro ed avrá in cambio una nuova.
Lo scopo di questo gesto? Il prodotto verrá ribollito e pastorizzato ed ecco che sotto la confezione mancherá il numero uno così la catena puó continuare fino al numero 6. Cioé un prodotto puó anche avere ben 12/18 anni, sembra impossibile ma é una veritá nascosta! Detto questo, consiglio a tutti di guardare sempre sotto le confezioni, e se i numeri ci sono tutti il prodotto é nuovo altrimenti é stato riusato!”
La fonte citata è l’inattendibile sito di categoria clickbait Non Fa Ridere. Abbiamo parlato di “ritorno” in quanto ci eravamo occupati della stessa storia il 7 Gennaio 2015 e già allora la bufala era vecchia di almeno due anni. Bisogna considerare che l’allarme infondato e riciclato da sputtaniamotutti ha una pessima penna e una pessimo registro, essendo strutturato in un italiano pessimo e che rasenta l’insufficienza elementare. Per il nostro ausilio troviamo un esauriente articolo pubblicato su Wired.it il 12 Maggio 2016. Scopriamo addirittura che la favola del latte ribollito nacque come Catena di Sant’Antonio nel 2007. È risaputo e fin troppo logoro nell’usura della sua ripetizione, che il processo di pastorizzazione in Italia è consentito una sola volta e solo sul latte crudo. A sostegno di questa affermazione esiste la legge 169 del 3 Maggio 1989. L’unico trattamento termico di pastorizzazione deve avvenire a 72°C e per 15 secondi massimi, entro 48 ore dalla mungitura.
Infine, per chiarire il significato dei numeri riportati sul fondo dei contentiori interviene la stessa Tetra Pak con un comunicato pubblicato il 26 Settembre 2013:
Precisiamo che i numeri riportati sul fondo dei contenitori Tetra Pak indicano la striscia del rotolo da cui proviene ogni contenitore e fanno parte del sistema di tracciabilità del prodotto o dei contenitori stessi per garantire la possibilità di risalire a monte di ogni singola fase di produzione.
Il significato di questi numeri può variare a seconda della tipologia del prodotto, ma in ogni caso sono impiegati per favorire o garantire la rintracciabilità.Un esempio per meglio comprendere il fenomeno:
– nel caso del latte UHT (a lunga conservazione), il numero, viene impresso dalla cartiera ed è utile per garantire la rintracciabilità dei contenitori. Infatti, tale cifra (da 1 a 5) si riferisce al taglio della bobina originaria (ogni bobina viene tagliata in 5 strisce).
Nulla dunque hanno a che vedere con un eventuale processo di “ripastorizzazione” del latte o di altri prodotti, peraltro vietata dalla legge.
Bufala, dunque, perché tutto ciò che riporta l’articolo di partenza è infondato. Clickbait, infine, perché il titolo parla di shock e spinge un lettore disattento a cliccare e leggere l’articolo. Si favorisce, così, il finanziamento delle bufale.
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