COMPLOTTISMO Le tre foto della bambina di Aleppo
Ci segnalano una foto comparsa sulla pagina Facebook Rivoluzione Italiana, con tanto di didascalia tipica di farebbe meglio a disattivare il proprio account, eliminare la propria pagina e tacere per sempre:
Tra i creatori di bufale complottiste non poteva mancare la pagina Facebook filofascista Avanguardia Nera, che il 26 Dicembre ha condiviso la stessa foto. Entrambe le pagine scrivono nella didascalia:
I CASI SONO DUE : O È LA PIÙ SFORTUNA BAMBINA DI ALEPPO O I MEDIA CI PRENDONO IN GIRO. FATE VOI …
Ciò che vediamo è un collage di tre foto. La protagonista è una bambina tra le braccia di tre soccorritori diversi. I tragici scatti sono stati catturati dopo il bombardamento di Aleppo del 27 Agosto. Un tempo necessario per recuperare le immagini da Internet, scrivere due righe con la pancia che si frappone tra braccio e mente e postare il collage per recuperare più like e condivisioni possibili. A offrire un quadro generico è Snopes, che ricostruisce cronologicamente la storia del complottismo delle tre foto.
Da sinistra, la prima foto è un ritaglio di un’immagine comparsa sul sito ufficiale della CNN in un articolo del 28 Agosto 2016. L’articolo parlava, appunto, del bombardamento sulla città di Aleppo di Sabato 27 Agosto. Secondo l’Aleppo Media Center, in quella giornata di sangue si contarono 24 morti e 30 feriti. La foto ritrae la bambina in braccio a un soccorritore con diversi bambini al seguito.
La seconda foto ritrae la stessa bambina, con gli stessi indumenti, tra le braccia di un soccorritore in abiti gialli e sempre in fuga dalle macerie degli edifici distrutti dai bombardamenti. Troviamo la stessa immagine in questo articolo di NBC News del 28 Agosto 2016, e anche questa volta si parla dell’attacco alla città di Aleppo di Sabato 27 Agosto.
La terza e ultima foto ritrae ancora la bambina, con gli stessi indumenti ma fra le braccia di un terzo soccorritore, un uomo con una camicia a quadri e gli occhiali. Troviamo riscontro in questo articolo di Arab Times Online. Sì, siamo sempre ad Aleppo e la foto documenta i bombardamenti del 27 Agosto.
La bambina è la stessa, la data dei bombardamenti è la stessa. La piccola è stata trasportata via dal pericolo con un passamano tra i superstiti, tra i famigliari, tra i volontari, perché era da portare in salvo.
Non abbiamo dati circa i chilometri che l’hanno separata dalla salvezza, ma non è ciò che cerchiamo. Ciò che cerchiamo è una prova di una montatura da parte dei colossi mediatici, e non l’abbiamo trovata. Perché? Non esiste, ecco perché. Ciò che abbiamo trovato è la facilità di come alle bombe si uniscano le teorie più insensate per conquistare la gloria delle condivisioni e dei like. Per il proprio ego.
L’intenzione delle due pagine complottiste è spacciare la bambina per una crisis actress, personaggio che fa gola alle teorie cospirazioniste. Rivolgiamo noi, arbitrariamente, la stessa domanda che gli admin delle due pagine pongono nel loro link creato ad hoc: ci state prendendo in giro?
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