La casa cristiana salvata dall’incendio a Los Angeles non era cristiana e a Los Angeles
Ci segnalano un post su Facebook che descrive una casa cristiana salvata dall’incendio a Los Angeles, descritta come prova che il “vero Dio Vivente” avrebbe protetto gli abitanti della casa.
Anche tacendo sulla blasfemia insita nel concepire un “Dio di puro amore” che brucia vive almeno 24 persone lasciandone un numero incalcolabile senza casa in una sorta di perversa e simoniaca prova di potenza, resta il fatto che la foto è del 2023 a Maui e non riguarda una “famiglia cristiana in preghiera”.
Storia peraltro che fa da contraltare a quella della “Moschea salvata da uno Tsunami grazie all’Islam”, cementando l’idea di una serie di divinità che amano ostentare il loro potere salvando edifici sacri e persone a loro simpatiche ammazzando gente a caso loro intorno, ma “con amore”.
La casa cristiana salvata dall’incendio a Los Angeles non era cristiana e a Los Angeles
Lo scatto riguarda gli incendi a Maui, centro di svariate teorie del complotto affini a quelle dell’incendio di Los Angeles, compreso il presunto uso di “armi laser” e HAARP per scatenare l’incendio, ma non fa parte di tali teorie.
Ritrae una casetta misteriosamente rimasta in piedi dopo l’incendio devastante, appartenente alla famiglia Tamura, famiglia Hawaiiana di discendenza giapponese, all’epoca dei fatti abitata da un cugino dell’ultima nipote diretta del costruttore, tale Pattie Tamura.
Il costruttore fu Kazuichi Tamura (1891-1985), nativo di Hiroshima e trasferitosi alle Hawaii a soli 15 anni perché, a parole sue, non voleva diventare contadino come i genitori.
Kazuichi scansò così la devastazione del Secondo Conflitto Mondiale e nel corso degli anni divenne elettricista, assistente di un geometra, venditore di liquori, postino, corriere privato e infine caposquadra in una ditta di refrigerazione.
Una volta “fatti i soldi” Kazuichi Tamura decise di sposarsi (per corrispondenza) con una concittadina di Hiroshima, Kou Date Tamura, dalla quale ebbe cinque figli (uno dei quali fu genitore di Pattie).
Kazuichi sostanzialmente volle anche una bella casetta, ma stanco dell’umidità e gli insetti che riteneva vi fossero nelle case tradizionali della zona fatte di legno e cartongesso decise di costruirla integralmente di cemento dipinto col cartongesso nel solo interno.
Fino alla sua morte avvenuta nel 1985 a 94 anni, Kazuichi si vantò che nella sua casa era impossibile sentire il mare perché le spesse pareti di cemento la isolavano dal mondo.
Ovviamente, se costruisci una casa di solido cemento e la piazzi in un quartiere di case di legno e cartongesso, un incendio la danneggerà molto meno.
Conclusione
Se “la casa cristiana salvata dall’incendio a Los Angeles” si è salvata il buon Dio, Los Angeles e la religione non c’entrano. Era una casa Hawaiiana che un giapponese un po’ estroso e testardo decise di costruire in cemento tra case di legno e cartongesso per avere una dimora più robusta delle altre.
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