Non è vero che Bill Gates vuole impiantare ID digitali nei bambini in Kenya
Ci segnalano i nostri contatti una condivisione su X secondo cui Bill Gates vuole impiantare ID digitali nei bambini in Kenya. Si tratta di un contenuto fortemente sviato e alterato, una deformazione di una serie di eventi che rende la notizia una fake news.
Infatti in primo luogo nessuno impianterà niente nei bambini. In secondo luogo, si parla di un progetto chiamato Maisha Namba che sostanzialmente è l’equivalente locale del rilascio delle CIE (“Carta di Identità Elettronica”) e di un Digital Wallet.
Non è vero che Bill Gates vuole impiantare ID digitali nei bambini in Kenya
Il video è composto in tre parti: nella prima una annunciatrice presenta il progetto, nella seconda si vede l’attuale presidente del Kenya William Ruto annunciare che prima o poi i cittadini kenioti non dovranno portare documenti con loro ma saranno identificati digitalmente, nel terzo si mostra Bill Gates annunciare di “voler sparare in vena” cose ai bambini.
Sono tre spezzoni scollegati tra loro per cercare di ricreare una narrativa da zero.
Partiamo dall’ultimo: era già stato usato per imbastire una falsa narrazione in cui Bill Gates userebbe non il Maisha Namba, ma i vaccini per “sparare organismi modificati in vena” ai bambini.
Narrazione dimostratasi falsa: lo spezzone proveniva da un’intervista del 2015 relativa all’uso delle coltivazioni OGM: solo la data basterebbe a ricordarci che non era relativo né ai vaccini né a Maisha Namba, e l’estratto citato riportava
L’estratto citato è quindi:
“L’analogia più forte è quella coi farmaci. C’è qualcosa di cui preoccuparsi con i farmaci, relativamente al fatto alcuni di loro potrebbero avere effetti collaterali? Abbiamo bisogno di test di sicurezza? Stiamo prendendo cose che sono organismi geneticamente modificati, e li stiamo iniettando nelle braccia dei bambini; li facciamo “solo” andare dritto in vena. Quindi, sì, penso che forse dovremmo avere un sistema di sicurezza in cui facciamo prove e testare le cose.”
Lungi dall’affermare di voler “sparare OGM dritti in vena”, l’estratto evidentemente riporta il fatto che la popolazione generale (almeno non quella novax) ritiene i medicinali sicuri perché sottoposti a test.
Parimenti, valutando la sicurezza delle coltivazioni geneticamente modificate non in base al pregiudizio ma a profili di sicurezza scientificamente comprovati, le decisioni al riguardo diverrebbero razionali.
Possiamo passare quindi al Maisha Namba
Cosa è Maisha Namba?
Si tratta di un sistema rinnovato di identità digitale: nuove carte di identità, con un microchip come le nostre, un sistema di identità digitale ed una anagrafe automaticamente aggiornata con ogni nascita, con l’attribuzione di un codice: insomma, un codice fiscale per ogni nascituro in modo automatico.
Il Registro anagrafico del Kenya dovrebbe poter riunire i database governativi esistenti in un unico registro integrato, da fungere come riferimento centrale per tutti i dati sui cittadini kenioti e sui residenti stranieri.
Sostanzialmente un aggiornamento alle tecnologie moderne del sistema anagrafico, nella pratica confluito nel rilascio di nuove carte di identità, le Maisha Card, contenenti dati biometrici (foto, altezza, impronte digitali), un po’ come accade da noi, il numero di identificazione (il Maisha Namba, un po’ come noi abbiamo i codici fiscali), il tutto reso possibile anche grazie all’investimento di partner e fondazioni, come la Fondazione Gates che ha fornito finanziamenti in molti paesi del mondo per progetti di Identità Digitale e in Kenya per agevolare la Transizione al Digitale in molti modi.
Nessuno sta dicendo il progetto non abbia avuto i suoi intoppi: i ritardi si devono sostanzialmente al fatto che è più facile programmare qualcosa che attuarlo: il precedente progetto, Huduma Namba ad esempio fu auto-ostacolato dall’essere stato previsto prima di una idonea DPIA, o dichiarazione di impatto sulla privacy, e in una popolazione dove a seconda del distretto l’accesso alla Rete scende dal 20% al 2% e il massimo livello di possesso di telefoni cellulari nella popolazione, nei distretti “ricchi”, si aggira intorno al 50%, la strada per la transizione al digitale è decisamente in salita e non potrà prescindere da un programma di informazione per la popolazione e strumenti di facilitazione all’accesso al digitale per chi non solo non ha mai avuto accesso agli strumenti digitali, ma rischia di non poter usufruire delle novità.
Conclusioni
Maisha Namba non significa che Bill Gates impianterà chip sottopelle nei bambini Kenyoti. Questa si tratta si una nota vecchia fake news, periodicamente riattivata e usata nel complottismo.
Abbiamo infatti recentemente visto Bill Gates tornare come “volto” di tutte le teorie del complotto più assurde e aberranti: incorporare i bambini nella narrazione è un mezzo per renderlo vile agli occhi dell’uditorio.
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