L'”angelo senza testa” alla Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi dimostra (ancora) l’ignoranza del complottismo

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
L'”angelo senza testa” alla Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi dimostra (ancora) l’ignoranza del complottismo Bufale.net

L'”angelo senza testa” alla Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi dimostra (ancora) l’ignoranza del complottismo, e si presenta come il sequel ideologico del baccanale alla cerimonia di apertura confuso per una “Ultima Cena Trans”, il toro del Trocadero confuso per il “vitello d’oro” della Bibbia e la serie di assurde e ideologiche bufale sulla campionessa olimpica Imane Khelif sfociate in una denuncia che presto investirà la Rete.

L'"angelo senza testa" alla Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi dimostra (ancora) l'ignoranza del complottismo

L'”angelo senza testa” alla Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi dimostra (ancora) l’ignoranza del complottismo

Parliamo dello stesso substrato di odio ideologico e fortissima mancanza delle conoscenze di base che porta profili americani di “Patrioti”, sovente seguaci MAGA di Trump e delle teorie del complotto di QAnon e profili italiani che li riportano a dimenticarsi dell’esistenza della Nike di Samotracia.

In una sorta di rimozione collettiva ecco che conoscenze di storia dell’arte che anche uno scolaretto poco diligente delle medie inferiori vengono cancellate.

L'”angelo senza testa” alla Cerimonia di chiusura delle Olimpiadi dimostra (ancora) l’ignoranza del complottismo

Ovviamente la figura presente nella cerimonia finale è una riproduzione della celeberrima, ma non per i complottisti, Nike o Vittoria Alata di Samotracia, una scultura in marmo pario (h. 245 cm) di scuola rodia, dalla discussa attribuzione a Pitocrito, databile al 200-180 a.C. circa e oggi conservata al Museo del Louvre di Parigi.

E sarebbe bastato Wikipedia o semplicemente aprire un libro di storia dell’arte per vederla.

Ovviamente la Nike di Samotracia non è stata scolpita senza braccia, ma come per la celebre Venere di Milo e diverse altre statue antiche, dettagli “in estensione” come le braccia sono tra i primi a rompersi e quindi andare perduti nel tempo.

Secondo i dettagli rimasti la statua avrebbe dovuto rappresentare una Vittoria Alata (la dea Nike) col braccio destro abbassato a reggere un pennone e il sinistro portato al viso cinto da una corona di trionfo.

Tipico della dea della vittoria, sostanzialmente.

Ovviamente parliamo di una statua scolpita almeno 200-300 anni prima che il Cristianesimo prendesse forma e secoli prima che l’immagine tradizionale dell’Angelo fosse concepita.

Dichiarare quindi che la Nike di Samotracia è un “angelo senza testa” in un rito satanico è una prova di stolida ignoranza politicizzata ancor prima che di complottismo.

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