La presunta “mappa delle chiese bruciate in Francia” è un falso decontestualizzato
Ci segnalano i nostri contatti un post virale con una “mappa delle chiese bruciate in Francia”, il cui concetto è inferire che la società moderna e il mondo globalizzato abbiano favorito una Cristianofobia spinta alla distruzione dei simboli religiosi, con un numero incalcolabile di chiese bruciate in soli quattro anni.
La mappa esiste, ma il concetto nelle didascalie è del tutto falsificato e sviato.
La presunta “mappa delle chiese bruciate in Francia” è un falso decontestualizzato
I colleghi di Snopes si erano occupati della presunta mappa nel 2019 (e gli italiani di BUTAC in Aprile dello stesso anno), quando si parlava genericamente di chiese distrutte e non di “Chiese Bruciate”. Menzione, questa, apparsa in didascalie successive a fronte del rogo di Notredame, interessato da diverse teorie del complotto e nessuna rispondente al vero e al rogo della Cattedrale di Rouen, falsamente attribuita ad attacchi di “cristianofobia”.
Entrambe le teorie si fondono con teorie legate alla “sostituzione etnica”, per cui, ad esempio, ci sarebbe una comunità islamica pronta a festeggiare la sconfitta della Le Pen e dei “veri patrioti” (anche questo “provato” con video decontestualizzati) in quanto ora potranno “prendere il potere in nome del Califfato Islamico”.
La mappa evidenziata come “chiese bruciate” in realtà proviene da un sito dedito a monitorare “generici atti di Cristianofobia”.
Termine che comprende cose come graffiti, vandalismo, furti di arredi religiosi o tubi di grondaie e, in un caso tutt’ora sulla pagina, persino influencer che girano “video inappropriati” in cimiteri e luoghi sacri.
Per quanto il rispetto per ogni sentimento collettivo sia atto dovuto, la mappa quindi non raffigura le chiese bruciate in Francia, ma ogni singolo atto attribuito da chi ha compilato la mappa alla Cristianofobia.
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