Approvata la prima insulina settimanale: come funziona e quali sono i benefici?
Chi convive con il diabete sa quanto possa essere frustrante dover fare iniezioni di insulina ogni giorno. Attualmente, la terapia insulinica richiede che i pazienti si somministrino l’insulina almeno una volta al giorno, con un impatto significativo sulla gestione della terapia stessa, nonché sulla sfera sociale, lavorativa e psicologica delle persone e delle loro famiglie. Ma oggi c’è una splendida novità: l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha approvato la prima insulina settimanale al mondo! Immaginate quanto questa innovazione possa migliorare la vita di milioni di persone: più flessibilità, maggiore libertà, meno stress.
Il nuovo farmaco
Awiqli di Novo Nordisk non solo riduce drasticamente il numero di somministrazioni necessarie, ma si è dimostrato efficace e sicuro negli studi clinici, ottenendo l’approvazione normativa in Svizzera e Canada per il trattamento del diabete di tipo 1 e 2 negli adulti. Negli studi clinici di fase 3, l’insulina settimanale ha mostrato una riduzione significativa della glicemia (misurata come variazione dell’HbA1c) rispetto all’insulina basale giornaliera, migliorando il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 2.
Come funziona?
Il farmaco icodec (commercializzato da Novo Nordisk con il marchio Awiqli) può essere inoculato una volta alla settimana anziché ogni giorno. Questo significa che i pazienti diabetici passeranno da un minimo di 365 iniezioni di insulina all’anno a solamente 52. Icodec si lega all’albumina creando un deposito plasmatico con un’emivita di 196 ore (equivalente a 8,1 giorni). Una singola iniezione è quindi sufficiente per coprire il fabbisogno basale di insulina per una settimana grazie al rilascio costante del principio attivo. In altre parole, il nuovo farmaco offre un controllo glicemico stabile senza richiedere iniezioni giornaliere. Ovviamente, tale aspetto ha anche un impatto positivo sull’ambiente, riducendo la produzione e lo smaltimento dei farmaci iniettabili tradizionali, con conseguente minor inquinamento.
Conclusioni
Le statistiche mostrano che il 50% delle persone che necessitano di terapia insulinica ritarda l’inizio del trattamento di oltre due anni, peggiorando così la gestione della malattia e aumentando il rischio di complicanze. A più di un secolo dalla scoperta dell’insulina, la nuova modalità di somministrazione settimanale potrebbe rivoluzionare la gestione del diabete di tipo 2, migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti. L’auspicio è che adesso gli enti regolatori nazionali, a cominciare dall’AIFA, si attivino rapidamente per garantire la disponibilità del nuovo farmaco per offrire un percorso di cura più semplice ed efficace, contribuendo così a migliorare la salute e la qualità della vita di circa 4 milioni di persone in Italia.
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